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Prova BYD Atto 3: un’outsider da tenere d’occhio

Il baricentro basso aiuta

Mettendosi al volante e facendo poche centinaia di metri… si scopre l’acqua calda, ovvero il fatto che la batteria in posizione bassa e centrale aiuti questa BYD a dimostrare meno del suo peso. La Atto 3 si muove abbastanza agilmente e rimane composta e sicura anche con il salire della velocità. Con il baricentro rasoterra l’assetto trova un buon compromesso tra la necessità di limitare il rollio quando si affrontano le curve in maniera brillante e quella di filtrare in maniera efficace le sconnessioni, rendendo l’auto gradevole in ogni situazione.

Si fa in quattro

Il pilota ha a disposizione quattro modalità di guida: Eco, Normal e Sport, cui aggiunge Neve. La seconda è quella perfetta per l’utilizzo quotidiano e consente di contare all’occorrenza sulla prontezza e sulla buona vivacità del motore. Sport rende i comandi un po’ più diretti e migliora il feeling con lo sterzo che comunque non è un campione di precisione. Due paroline vanno spese anche per il primo driving mode. Con l’impostazione più tranquilla – e senza nemmeno mettersi a guidare come se ci fosse un premio per chi consuma meno – si riesce infatti ad avvicinarsi all’autonomia promessa con una singola carica. Un dato confortante in un’epoca in cui spesso emergono discrepanze notevoli tra dati i annunciati e quelli reali.

BYD Atto 3

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