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Prova Honda CR-V: è tutta nuova, anche ibrida plug-in

Abitabilità e praticità sono i pregi principali di questo SUV che pensa più all'efficienza che alle prestazioni

Basta un dato a inquadrare quale sia l‘importanza strategica di un mezzo come la Honda CR-V. Per molti anni è stata il SUV più venduto al mondo e ancora oggi si trova nelle prime posizioni della classifica. Logico quindi che la Casa di Tokyo si sia rimboccata per bene le maniche nel definire stile e caratteristiche della sesta generazione. Sulle strade italiane la vedremo a novembre, ma lei si è già concessa per una prima prova su strada. Ecco dunque come è fatta e come va la nuova serie, che nasce da un foglio bianco ed è la prima Honda venduta in Europa anche in versione plug-in

A muso duro

A livello estetico la nuova Honda CR-V mostra un aspetto massiccio, che cerca di combinare eleganza e sportività. A esprimere grinta è soprattutto il frontale e non solo per il cofano che si staglia bene in avanti. La calandra è imponente, affiancata da fari sottili che paiono lanciare un’occhiataccia alla strada, e c’è una lama cromata che va da parte a parte. La fiancata ha invece un aspetto più pulito, con le lamiere in chiara supremazia territoriale sui finestrini. Quanto alle dimensioni, la lunghezza cresce di una decina di centimetri e ora si attesta a 471 cm, mentre la larghezza aumenta di due, arrivando a quota 187 cm. Tra le misure che variano ci sono anche il passo e le carreggiate, che fanno segnare rispettivamente +3 e +2 cm.

A tutto volume

L’interno capitalizza il lievitare degli ingombri. La Honda CR-V è sempre stata un’auto accogliente ma ora riesce a fare ancora meglio che in passato. Offre infatti 15 mm in più per le gambe dei passeggeri posteriori, che possono anche contare su schienali regolabili nell’inclinazione in 16 posizioni. Volendo chi siede sul divano si può sistemare come su una sdraio, roba quasi da limousine. Quanto al bagagliaio, la capacità è di 596 litri per la versione ibrida e i 635 della ibrida plug-in, che ha anche un pratico doppio fondo. Sì, non si tratta di un errore. In questo caso il volume utile è maggiore perché la batteria migra sotto le sedute posteriori, riducendo un po’ la luce a terra invece dello spazio per le borse.

Gli arredi di famiglia

Passando alla plancia, si ritrova un ambiente familiare. L’impostazione è infatti simile a quella presenta anche sulla ZR-V. Il look è lineare, con una fascia orizzontale che sottolinea l’immancabile schermo dell’infotainment e incorpora le bocchette dell’aria. Cosa positiva, per gestire la climatizzazione ci sono tasti fisici e manopole di vecchia scuola, belli da vedere e facili da usare senza distrazioni. Tutto appare fatto come si deve, con materiali di qualità e assemblaggi impeccabili, ma questa in casa Honda non è certo una novità.

L’elettrificazione avanza

La parola novità calza invece a pennello alla versione ibrida plug-in della CR-V, che porta la sigla e:PHEV e affianca l’ibrida e:HEV. Per arrivare a questa duplice offerta i tecnici Honda hanno in pratica studiato un unico powertrain, con le differenze che si concentrano sul lato batteria. Sotto il cofano convivono in pratica un motore 2.0 a benzina con ciclo Atkonson e due unità elettriche, una che fa da generatore e una che si occupa della trazione. Dal loro gioco di squadra arriva una potenza totale di sistema di 184 CV e una coppia di 335 Nm. Altra primizia della nuova CR-V è una trasmissione automatica a due velocità, che permette all’unità termica di azionare le ruote non solo alle andature sostenute e costanti, come in passato, ma in un range di situazioni più ampio.

Le prestazioni della nuova CR-V

A proposito di range, parliamo di autonomia. Con la sua batteria da 17,7 kWh, la CRV e:PHEV può fare in modalità elettrica fino a 82 km, mentre per la e:HEV la Casa non si sbilancia su quanta strada possa essere coperta lasciando i pistoni a riposo. Quanto ai consumi, per l’ibrida Honda dichiara 5,9 l/100 km, mentre con l’assurda possibilità concessa dalle normative europee di affrontare il ciclo di omologazione a batteria carica per la plug-in si parla di 0,8 l/100 km. Onesta fino in fondo, Honda comunica comunque anche il consumo registrato viaggiando solo a benzina, che è di 6,2 l/100 km. La velocità massima? Oltre 190 km/h, contro i 180 del modello uscente.

L’ibrida c’è anche integrale

Chi opta per la CR-V e:HEV può scegliere tra la trazione anteriore oppure quella integrale AWD. Questa è stata aggiornata e ora è in grado di inviare più coppia alle ruote posteriori. All’occorrenza la ripartizione può arrivare a un equo 50:50, mentre prima non si andava oltre un 60:40. A causa dell’ingombro della batteria, la e:PHEV non una invece spazio per far passare l’albero di trasmissione ed è venduta solo a due ruote motrici.

I prezzi della nuova CR-V

Quanto al listino prezzi, la versione d’accesso è la e:HEV a trazione anteriore in allestimento Elegance, che costa 49.900 euro. Definirla “base” sarebbe abbastanza ingiusto. La dotazione di serie è infatti di tutto rispetto. Con 2.000 euro in più si passa alla trazione integrale e con ulteriori 3.000 si ha l’allestimento Advance. L’ultimo step è rappresentato dalla plug-in CR-V e:PHEV Advance Tech, il cui prezzo sale a 59.900 euro.

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