Prova Honda Prelude 2026 – Bentornata, coupé!

Dopo 25 anni Honda rispolvera il glorioso nome Prelude e la formula della sportiva accessibile.

Quando si sale a bordo della Honda Prelude non s’impiega molto a ricreare la posizione di guida preferita. Il sedile fascia bene le gambe e il busto e permette di portare le terga alla giusta distanza dal pavimento, con il volante bello verticale. A voler cercare il proverbiale pelo nell’uovo si può dire giusto che la seduta appare un pelo corta ma è davvero una questione da poco. Ottimo è poi lo schienale con poggiatesta integrato e comunque regolabile.

Sedile Honda Prelude 2026

Meglio invece sorvolare sul divanetto posteriore, che può accogliere solo due ragazzini, meglio se minuti e dotati anche di un certo spirito di sacrificio.

divano Honda Prelude 2026

A conti fatti potrebbe convenire abbattere lo schienale e utilizzare quello spazio per ampliare la capacità del bagagliaio, comunque già dignitosissima.

bagagliaio Honda Prelude 2026

Quanto alla visibilità, si alternano luci e ombre. La visuale nella zona anteriore è ottima, mentre in quella posteriore bisogna fare i conti con il taglio del tetto e le dimensioni ridotte del lunotto.

Honda Prelude 2026

Girotondo

Con un pacchetto tecnico così sofisticato e tante funzioni da provare, passosubito le mie impressioni di guida. Il primo apprezzamento è per lo sterzo, che crea un canale di comunicazione diretto con le ruote. Non è infatti troppo demoltiplicato, ha sempre la giusta pesantezza tra le mani e dà un buon feeling, complice il grip offerto dalle gomme Continental. Pollice alto, poi, anche per le sospensioni. A livello di geometria assicurano inserimenti in curva puliti e in ogni frangente si ha l’idea che la coda segua fedelmente la linea tracciata dalle ruote anteriori. Per ridurre il sottosterzo la Honda Prelude dispone anche dell’Agile Handling System, che frena in modo intelligente e selettivo questa o quella ruota, assicurando anche un effetto stabilizzante al limite dell’aderenza. In ogni caso, la Prelude sembra preferire uno stile di guida pulito a un’eccessiva irruenza.

Honda Prelude 2026

La trasformista

Gli ammortizzatori sentono bene le regolazioni. Il set-up Comfort migliora sensibilmente le capacità di assorbimento e Sport che limita i movimenti del corpo vettura. GT, che dovrebbe essere sulla carta una via di mezzo, in realtà ha comunque una vocazione più dinamica. Quale che sia il driving mode selezionato, si può sempre attivare la funzione S+, quella che, come anticipato, simula la presenza del cambio a doppia frizione. Detto in tutta onestà, il gioco di cambiare le marce (o di farlo fare alla centralina elettronica) ha senso solo in modalità Sport. In questo caso l’effetto è sfizioso e rende la guida più coinvolgente, con una colonna sonora non vera ma verosimile e reazioni che si avvertono anche a livello dinamico.

Honda Prelude 2026

Beve pochissimo

E per chiudere, arriviamo alla motorizzazione. Inutile girarci tanto attorno: sulla carta quei 184 Cv sembrano pochini per coltivare ambizioni sportive e gli 8,2 secondi dichiarati per lo 0-100 non sono una performance da brivido. Tuttavia la disponibilità della coppia già ai bassi regimi e la buona motricità rendono comunque la Honda Prelude brillante e divertente nel misto. In uscita di curva si gode di una buona elasticità ed è più che altro in allungo che manca un po’ di smalto. La coupé nipponica sa comunque come farsi perdonare: al termine della prova ho letto sul computer di bordo un consumo medio di 5,3 l/100 km, roba da fare invida a una utilitaria. Ah, quasi scordavo: un ultimo plauso va all’impianto frenante marchiato Brembo, che ha un rendimento impeccabile, cosa mai scontata per le ibride con frenata rigenerativa.

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