La Kia Sorento mette a disposizione del pilota un posto di guida ampio e ben regolabile. La seduta resta un po’ distante dal pavimento, cosa che fa storcere il naso a chi ama assumere una postura sportiva, facendo invece la gioia di chi ama dominare la strada. Lo schienale (foto sotto) è ben sagomato ma sulle prime appare un po’ duretto, anche se poi, a conti fatti, non provoca alcun indolenzimento. La plancia dà un’idea di buona qualità, specie considerata la fascia di prezzo. Passando nelle retrovie, in seconda fila si sta da re mentre la terza pare adatta più che altro ai ragazzini. Anche ammesso che gli occupanti della fila centrale avanzino un po’ per fare spazio ai compagni di viaggio, le ginocchia restano comunque piegate e il tetto incombe un po’ sulla testa.
Le misure contano
La sistemazione panoramica, insieme a sensori e telecamere, si rivela d’aiuto quando ci si trova a muovere i primi passi al volante. La visibilità è in generale discreta, ma con una carrozzeria di lunga 482 cm e larga 190 un supporto dall’elettronica fa sempre comodo. A proposito di misure, la Kia Sorento della prova montava i cerchi opzionali da 20 pollici che sono un gran bel vedere e che influiscono un po’ sul comfort e il comportamento della macchina. Da una parte, complici i pneumatici ribassati /45, rendono la macchina un po’ più sensibile alle sconnessioni. Dall’altra aumentano la tenuta di strada e la precisione nel disegnare le traiettorie.
Tanta praticità
Vista l’indole della Kia Sorento, tuttavia, suggerisco di optare per qualcosa di diametro più contenuto e con gomme capaci di dare una mano alle sospensioni sulle buche e nelle eventuali uscite fuori dall’asfalto.
Specie ora che è tornato all’alimentazione a gasolio e con ADAS che funzionano benone, il SUV coreano ha infatti le carte in regola per vestire i panni dell’incrociatore da autostrada e per questa tipologia d’impiego la comodità è fondamentale. La Sorento è pronta però a giocare anche altri ruoli. Il bagagliaio, che va dai 179 litri della configurazione a sette posti ai 1.996 litri che si hanno quando si viaggia in due, la rende perfetta anche come mezzo da famiglia o per il tempo libero, quando si deve trasportare qualcosa di ingombrante.
Un cuore generoso
Il classico motore turbodiesel 2.2 va benone per esaltare questa versatilità. La sua erogazione è infatti corposa sin dai regimi medio bassi. La scheda tecnica certifica la sensazione che si ha nella guida, riportando che il picco di coppia rimane stabile tra i 1.750 e i 2.750 giri.
Il tempo di circa 9 secondi dichiarato per lo scatto 0-100 la dice invece lunga sulla sua discreta vivacità, che trova conferme quando si stuzzica l’acceleratore o viene voglia di giocare con le palette per la selezione manuale delle marce. In ogni caso la Kia Sorento non ha velleità sportive e predilige una guida pulita rispetto a una arrembante.