Mazda 3 2022: soft-restyling
Mazda 3 si aggiorna in vista del nuovo anno. A livello estetico troviamo un nuovo design dei gruppi ottici posteriori e l’introduzione del nuovo allestimento “Homura”, contraddistinto da una personalizzazione estetica più sportiva. I dettagli introdotti su questa versione vedono finiture esterne in nero lucido per le calotte degli specchietti e i cerchi, in aggiunta alle cuciture rosse a contrasto sui rivestimenti neri degli interni. Le novità per il model year 2022 di Mazda 3 includono anche un aggiornamento dell’infotainment: lo stesso introdotto per il MY 2022 di Mazda CX-30 il quale aggiunge nuovi servizi di connettività.
Estetica: la berlina secondo il Kodo Design
Dimensioni e proporzioni sono sempre le stesse: lunghezza 4,66 metri (la hatchback è più corta di ben 20 cm), larghezza 180 cm e altezza 144 cm. Una segmento C molto abbondante, non così impegnativa in larghezza, che si intona bene alla silhouette da berlina anche se il passo di 2,73 metri non è ai vertici della categoria. Complessivamente, Mazda 3 si distingue per il design pulito e muscoloso, senza troppe nervature e capitanato dalla caratteristica mascherina frontale; il tutto in linea con il Kodo Design caratteristico di Mazda.I cerchi da 18”, di serie sulla sedan, sono disponibili in un’unica variante a dieci razze: sobria ed elegante, si adatta bene alla berlina anche se una scelta aggiuntiva non avrebbe guastato. Forse la configurazione hatchback risponde meglio alle esigenze stilistiche del mercato attuale, considerato che i SUV e i crossover hanno annientato la più tradizionale configurazione di carrozzeria. Nonostante questo, le berline hanno sempre il loro fascino e Mazda è riuscita a coniugare una silhouette complessivamente equilibrata con dettagli più moderni e accattivanti. I gruppi ottici posteriori sono subito riconoscibili, come anche la classica mascherina frontale. Apprezzo la decisione di Mazda di aver mantenuto il doppio scarico separato “vero”: ad oggi pochi altri modelli – non prettamente sportivi – adottano questa configurazione.
Interni: cosa aspettarsi e cosa no
Prima di parlarvi delle mie sensazioni alla guida, un piccolo cenno agli interni. Mazda è sempre stata attenta ai dettagli più pratici cercando di sviluppare l’abitacolo per essere il più possibile vicino agli occupanti. Nonostante non sia una berlina di fascia alta, Mazda 3 sfoggia una qualità di assemblaggio notevole e una serie di piccoli accorgimenti – come il vano porta-occhiali sopra allo specchietto centrale – che confermano Mazda come uno dei marchi più attenti al dettaglio. Le superfici sono molto bilanciate nell’accostamento dei materiali e anche le plastiche più dure non trasmettono la sensazione di economico.Dopo qualche chilometro ci si accorge subito dei miglioramenti a bordo in termini di rumorosità : sia il rotolamento degli pneumatici sia i fruscii aerodinamici sono ridotti. La visibilità è buona, nonostante l’ingombro delle plastiche alla base dei montanti anteriori rubi qualche centimetro agli occupanti. La seduta è comoda mentre posizione di guida e volante sono ampiamente regolabili, quest’ultimo anche in profondità. Un paragrafo a parte meritano l’abitabilità e la capacità di carico.
Leggi anche: “Altro che SUV, le migliori 10 station wagon fra i 20.000 e i 30.000 euro“
Complessivamente non ci si sente stretti a bordo di Mazda 3, anche se i già citati ingombri delle plastiche laterali e l’ampio tunnel centrale riducono l’abitabilità ai lati degli occupanti. Quattro passeggeri hanno sufficiente spazio per affrontare le tratte più lunghe anche se complessivamente un passo maggiorato avrebbe regalato più spazio per i piedi. Il bagagliaio sorprende per capacità ma non per accessibilità: i 450 litri di volumi sono abbondanti ma la tipica conformazione a tre volumi limita l’area di carico.