C’è un dato curioso che riguarda la popolazione italiana a due e quattro zampe. Sembra che negli ultimi cinque anni, il numero di bipedi che si accompagna a un quadrupede sia cresciuta del 15%… Se da un punto di vista socio-psicologico, questo dato fotografa una voglia di affetto (spesso anche la scelta di darne e riceverne da un animale piuttosto che da un umano), un’analisi più pragmatica e fredda evidenzia la necessità di disporre di un adeguato contesto nel quale collocare questa nuova relazione. E l’automobile rientra in questo contesto. Ovvio che se il quadrupede ha dimensioni contenute, anche una Smart con l’apposito divisorio può risultare adatta alla bisogna. Ma se il partner peloso occupa lo spazio di un adolescente in carne e si chiama Hulk, allora la prospettiva cambia. Serve un’auto adatta a trasportare cani di grossa taglia.Certo, ci si può arrangiare come faceva mio zio cacciatore (a cui peraltro cresceva l’erba in macchina) che faceva sedere i pointer sul sedile posteriore della 127, ma se qualcuno ha già trovato come rendere la convivenza più semplice, perché non approfittarne?Questo qualcuno è Nissan, che insieme a Trainer – brand assai apprezzato dai cani dal palato raffinato – ha allestito la sua X-Trail con tutto il necessaire per offrire comfort all’animale, ma anche agli altri passeggeri dell’auto.
Comfort zone
Cominciando dal comfort per il cane, il kit prevede un rivestimento trapuntato in morbido materiale lavabile per il bagagliaio, che è separato dal divano posteriore grazie alla griglia di ordinanza; quindi, alloggiata nel doppio fondo del piano di carico, una rampetta telescopica in metallo per facilitare la salita e la discesa di quei cani che non sono in grado di farlo da soli, vuoi per l’età o qualche acciacco, vuoi perché il salto in alto non è il loro forte; ma la chicca, anch’essa celata nel doppio fondo, è l’equipaggiamento “beauty care”: telo impermeabile + doccino con pompa elettrica e riserva da 12 litri + doppio asciugamano.
Puliti e Contenti
E il comfort per i passeggeri? Beh, pensate alla differenza fra avere in auto un cane lurido e puzzolente e uno pulito e quasi profumato…A questo punto il modo migliore per mettere alla prova la Nissan X-Trail Trainer era caricarci Hulk e portarlo a giocare fra i boschi della brughiera. Se avesse superato questo esame la lode sarebbe stata assicurata.Sulle qualità dell’X-Trail, il SUV sette posti che Nissan rivolge in modo particolare a chi ama la vita attiva e gli sport, c’era ben poco da aggiungere, avendolo provato di recente, se non confermarne la comodità e la versatilità, coadiuvate da un motore brillante e un cambio preciso ed efficiente. Girare per stradine fra campi e risaie, con qualche divagazione in leggero off-road, non è penalizzato dalle dimensioni abbondanti, anche se la visibilità posteriore non è eccezionale e, complice anche il testone di Hulk, quando si deve manovrare in spazi angusti, siano lodati sensori e telecamera.
A bordo qualità per tutti
Se guidatore e passeggeri viaggiano in prima classe, circondati da materiali e finiture di ottimo livello (e da musica diffusa by Bose), anche Hulk, dal canto suo, là in fondo sta come un pascià, tant’è che lo spazio sarebbe sufficiente anche per un compare. A dire il vero, per caricarlo non c’è stato bisogno di utilizzare la passerella perché, nonostante i 40 chili, salta come una molla e arriva ovunque; così come non ce n’è stato bisogno per farlo scendere una volta arrivati nella sua destinazione preferita, un mix di bosco, rogge fangose e fontanili in cui inseguire rospi, leprotti e merli. Il risultato di un’ora di cross-fit intenso è un molosso di mota scodinzolante che ti si struscia fra le gambe per chiederti di aprire il portellone e farlo salire per andare a casa a fare merenda. Non potevamo chiedere di meglio per dare un senso a doccino e asciugamani…
Polso e crocchette
Una volta riportato alla luce il cane sotto il fango e fallito anche l’ultimo tentativo per farlo salire a bordo dalla rampa, per una questione di principio abbiamo deciso di ricorrere alla soluzione estrema: il metodo Rotthermaier. Il polso dell’addestratore avrebbe sicuramente convinto Hulk che in macchina si sale dalla passerella, quindi deviazione verso il Dog’s Experience, dove le crocchette e la capacità di persuasione di Andrea hanno fatto il miracolo. Ora la merenda era davvero meritata, come la lode per Hulk e la Nissan X-Trail.