Sono pazzi per la mobilità elettrica. Chi lo avrebbe mai detto. I costruttori cinesi stravedono per i modelli a batteria, sull’onda di una richiesta crescente da parte del mercato interno e di massicci incentivi governativi. Non fa eccezione a questo trend Qoros che, dopo la SUV 5, ha presentato i nuovi modelli a zero emissioni 3 Q-Lectriq.I veicoli asiatici “sostenibili” arriveranno nelle concessionarie cinesi e dell’Est Europa – in attesa del debutto in Occidente – all’inizio del 2017, forti della partnership con Koenigsegg per la realizzazione delle batterie e lo sviluppo dei prototipi. La gamma 3 Q-Lectriq sarà composta da una berlina e una crossover di medie dimensioni, accreditate entrambe di un’autonomia di 350 km e, soprattutto, della possibilità di ricaricare l’80% dell’energia in solo un’ora. La potenza del powertrain a zero emissioni non è stata dichiarata, ma le prestazioni si annunciano più che dignitose, considerando che lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 7,9 secondi e la velocità massima si attesta a 162 km/h.Qoros è la più europea tra le Case cinesi grazie al centro design di Monaco di Baviera e alla dirigenza originaria del Vecchio Continente. Nel corso del primo semestre del 2016, il brand asiatico ha venduto sul mercato interno 12mila vetture. Ora, affidandosi alle versioni elettriche quali teste di ponte, mira a scenari prestigiosi, sinora preclusi ai propri prodotti. Un obiettivo reso plausibile dalle dotazioni in linea con i gusti europei o americani; basti pensare, in proposito, come Qoros preveda di serie un moderno sistema d’infotainment corredato sia di uno schermo touchscreen da 8 pollici – la cui logica di gestione richiama gli smartphone – sia della connettività 3G per la navigazione internet, la condivisione di contenuti mediante i social network e il controllo dello stato del veicolo. Il tutto mediante siti web e app dedicati. Certo la meccanica non è rivoluzionaria – allo schematismo delle sospensioni McPherson all’avantreno si accompagna una soluzione a ponte torcente al retrotreno – ma si tratta di soluzioni, come nel caso dello sterzo a servoassistenza elettrica variabile in funzione della velocità, tuttora adottate anche da marchi ben più blasonati. Il futuro della mobilità sostenibile avrà gli occhi a mandorla?