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Renault Captur: ora è Sport Edition, e anche “al quadrato”

Si chiamano Sport Edition e Sport Edition2 le due nuove versioni della Renault Captur che la Casa francese ha presentato a Roma – presso la Fondazione Exclusiva del rione Testaccio – il 14 maggio.

La data non è casuale, e coincide con l’apertura delle prenotazioni dell’edizione rivista in alcuni dettagli e arricchita di una delle crossover straniere del segmento B più apprezzate in Italia, dove ha conquistato la leadership di categoria a partire dal 2015; le consegne saranno avviate a fine mese.

Crossover a grande richiesta

Ancora attuale nonostante sia sulla breccia da quasi un lustro – è stata lanciata nel 2013 e, da allora, venduta in oltre 121.000 esemplari -, con questa “rinfrescata” la Captur mantiene la sua appetibilità in un comparto sempre più affollato e, soprattutto, in crescita: nel segmento B, infatti, le vetture con carrozzeria crossover sono passate da una quota di mercato del 22% nel 2015 al 34% attuale, e ciò è avvenuto sostanzialmente ai danni delle berline (scese dal 65% al 59%).

 

I due nuovi allestimenti Sport Edition e Sport Edition2 della Renault Captur prendono il posto degli uscenti Zen, Bose e Intens: sono dunque quelli intermedi di una gamma ora semplificata in quattro livelli dai cinque precedenti. Alla base c’è sempre quello denominato Life (parte da 16.200 euro e offre già le luci diurne a led come i fanali di coda, oltre all’impianto audio con Bluetooth, presa USB e supporto smartphone), mentre al top viene confermato l’Initiale Paris (con prezzi fino a 27.850 euro include, fra l’altro, sedili in pelle Nappa, sensori di parcheggio perimetrali e monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori). In casa Renault, la stessa rimodulazione dell’offerta e della dotazione ha interessato anche la suv Kadjar e la monovolume Scénic, anch’esse oggi proposte nelle versioni Sport Edition e Sport Edition2.

Si guarda le spalle

La Captur Sport Edition è già piuttosto ricca, forte di elementi che nelle precedenti versioni intermedie erano extra, come i vetri laterali oscurati o gli interni con finiture Color Chrome e sedili in tessuto Black; presenti, inoltre, il sistema di navigazione Smart Nav Evolution con schermo tattile di 7” e il climatizzatore manuale. Dal punto di vista della funzionalità è rimarchevole il divano frazionato 60:40 e scorrevole (di serie sin dalla Life), nonché del pavimento rialzabile del bagagliaio, che consente di scegliere se utilizzare il vano per la sua intera altezza oppure ottenere un doppiofondo eliminando al contempo il gradino fra soglia e pavimento. All’esterno si notano, invece, i cerchi in lega di 16” Diamantati Black City, mentre occorre sbirciare sotto la modanatura del portatarga per scorgere l’inedita telecamera di parcheggio posteriore, abbinata ai sensori di distanza: anche se l’auto è lunga soltanto 412 cm si tratta di accessori utili, poiché il piccolo lunotto non agevola la visuale in manovra.

Ben connessa

Ancor più accattivante e grintosa la Sport Edition2, che aggiunge – fra l’altro – le protezioni con superficie effetto alluminio nella parte inferiore dei paraurti, i fari full-led (lo sono anche i fendinebbia, qui provvisti di funzione cornering), il tetto con verniciatura a contrasto e i cerchi in lega di 17” Diamantati Black Emotion. All’interno, invece, ci sono i sedili rivestiti in pelle e tessuto, il climatizzatore automatico e il sistema multimediale R-Link Evolution Europa (sempre con touch-sceen di 7”) che integra l’interfaccia Android Auto per “dialogare” con lo smartphone; standard anche l’accesso keyless Easy Access System II e i sensori luce/pioggia. Come nella sorella meno ricca troviamo, assieme alla retrocamera, i sensori di distanza, in questo caso previsti anche davanti.

Il cambio robotizzato? Solo per la diesel da 90 cv

Due i motori, entrambi turbocompressi e abbinati alla sola trazione anteriore: si tratta del tre cilindri a benzina 0.9 TCe da 90 cv (Euro 6c) e del quattro cilindri a gasolio 1.5 dCi, quest’ultimo disponibile nelle configurazioni da 90 cv e 110 cv (la meno potente delle quali già aggiornata alla classe di emissioni Euro 6c, mentre l’altra è ancora Euro 6b).

La Captur a benzina costa 18.950 euro con l’allestimento Sport Edition e 20.250 euro con lo Sport Edition2; i prezzi salgono, rispettivamente, a 20.950 e 22.250 euro per le diesel 1.5 dCi, indipendentemente dal livello di potenza scelto fra i due in listino. Chi desidera la comodità del cambio automatico robotizzato a doppia frizione EDC, che può rimpiazzare quello manuale, dovrà però rivolgersi alla diesel da 90 cv, la sola che può montarlo: in questo caso l’esborso è di 22.550 euro per la Captur Sport Edition e di 23.850 euro per la Sport Edition2

E le prestazioni?

La 1.5 dCi da 110 CV è la più rapida, con 11,4 secondi nello “0-100” e 180 km/h di punta dichiarati, contro i 13,1 secondi e i 171 km/h di velocità massima riferiti alla 0.9 a benzina e alla diesel da 90 CV; quest’ultima, ma con cambio EDC, promette invece di toccare i 172 km/h e di raggiungere i 100 orari da fermo i 13,8 secondi. I consumi omologati nel ciclo combinato vanno dai 3,7 l/100 km della 1.5 dCi da 110 CV ai 5,6 l/100 km della 0.9 TCe, passando per i 4,4 l/100 km della diesel da 90 CV.

Piace ai giovani e alle donne

Chiudiamo con una curiosità fatta rilevare da Francesco Fontana Giusti, direttore della comunicazione di Renault Italia, durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove Sport Edition e Sport Edition2: stando alle ricerche di mercato compiute dalla Casa francese, la Captur è una delle crossover più gradite al pubblico femminile (circa la metà degli acquirenti sono donne), mentre la clientela di età inferiore ai 45 anni, tipicamente la più attenta ai contenuti tecnologici oltre che allo stile, rappresenta un terzo della domanda.

 

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