Il Salone di Parigi è tradizionalmente quello che vede le Case francesi dare il meglio di sé, come se fossero sempre pronte a sfruttare il fattore campo favorevole. Lo dimostra una volta di più la Renault, che nel suo stand presenta molte novità. La più ammirata è senza dubbio la concept car Renault Trezor, una spettacolare GT che non vuole solo stupire con effetti speciali ma intende anche fare da manifesto programmatico, dal punto di vista tecnologico e del design.Partendo proprio dallo stile, la Trezor sfoggia una silhouette mozzafiato, senza un pelo fuori posto, che nel fa una portabandiera del French Design. Lunga 470 cm, larga ben 218 e alta appena 108, sembra incollata alla strada, acquattata sui cerchi anteriori da 21” e posteriori da 22, e ha un Cx pari a solo 0,22. La linea vive sulla contrapposizione tra le forme filanti del muso e quelle più sfaccettate della coda e mostra la caratteristica firma luminosa a C di tutti i recenti modelli a listino. Un altro segno caratteristico è l’impiego di una superficie liscia per la parte anteriore e di una a esagoni per quella posteriore, che mette in risalto ancor di più i vetri rossi.Il rosso fa da… fil rouge anche a livello dell’abitacolo a due posti, cui si accede sollevando il tetto e scavalcando le fiancate. L’interno è all’insegna di un moderno minimalismo hi-tech. La plancia, in particolare, è realizzata in collaborazione con KEIM Cycles, azienda specializzata nella costruzione di telai in legno per biciclette, ed è fatta con listelli di frassino sovrapposti, con caratteristiche meccaniche di tutto rispetto. Nella parte centrale ospita un grande schermo con tecnologia Oled e vetro Gorilla, che si sviluppa a L, mentre altri due touch screen sono sulle razze del volante rettangolare.Da un punto di vista tecnico, la Renault Trezor eredita molto dalla Renault e.dream, due volte Campione del Mondo di Formula E. Spazio dunque a un motore elettrico da 350 cv e 380 Nm, che permette alla macchina di scattare da 0 a 100 in 4 secondi. Questa prestazione è resa possibile anche dal peso contenuto, che rimane attorno ai 1.600 kg grazie alla cellula e alla scocca in carbonio. Tre le modalità di guida previste dal sistema Multisense: neutra, sport e autonoma, per delegare all’elettronica l’arrivo a destinazione e dedicarsi magari al lavoro o allo svago, grazie alla connettività di ultima generazione. Sarà davvero così la sportiva Renault del futuro?