Simpatica, sbarazzina, un po’ auto e un po’ moto. Twizy è la scommessa di Renault per gli spostamenti urbani individuali a emissioni zero. Ovviamente c’è sempre chi vuole qualcosa in più anche da una city car ultra compatta. E quando gli ingegneri si mettono a giocare il risultato è sempre eclatante. Non succede spesso, ma quando succede c’è da divertirsi, come in passato quando la stessa Renault pensò bene di piazzare un V10 da F1 all’interno di un Espace, realizzando il monovolume più estremo mai visto al mondo. Oppure quando gli ingegneri di BMW Motorrad, sempre giocando, diedero vita alla HP2, l’endurona più estrema con motore Boxer che poi ha preso vita realmente.
Nel caso della Twizy RS F1, come in quello della Espace che l’ha preceduta, restiamo proprio nel campo ristretto di un gioco da ingegneri. Improbabile, per non dire impossibile, che una Twizy anche solo derivata da questa possa prendere la strada ma in ogni caso il prototipo è funzionante e per cui, magari senza alettoni e gomme slick, questa tecnologia può essere sfruttata in qualche modo, costi permettendo.
Venendo al “gioco” degli ingegneri, come fare a conciliare appieno la filosofia “zero emission” della Twizy applicando una tecnologia da Formula 1? Semplice: trapiantando un motore che nella F1 lavora sul serio, quello elettrico che fa parte del sistema Kers della FR3.5 è stato installato sulla Twizy e porta la potenza globale a 100 cv, assicurando la velocità massima di 110 km/h e l'accelerazione di una Megane RS, la Renault di serie più prestante del momento. La potenza è disponibile per 14 secondi, gli stessi in cui il Kers resta in azione nelle F1 moderne.
Un gioco, sì, ma giocato tremendamente sul serio dagli uomini della Regie, che hanno modificato pesantemente anche il sistema di alimentazione e ricarica della Twizy RS F1: ha batterie raffreddate a liquido (per gestire il grande assorbimento causato dal motore) e un sistema ingegnoso di ricarica. Oltre a sfruttare l’energia cinetica della frenata ne assorbe un po’ dal motore “tradizionale” per ricaricare le batterie del KERS (che può raggiungere i 36.000 giri), che così diventa una sorta di overboost per assicurare più accelerazione. Il KERS è equipaggiato con una specifica batteria, in grado di assicurare cicli di ricarica/scarica molto rapidi. Direttamente derivato dalla tecnologia F1, questo insieme pesa soltanto 30 kg, batteria compresa, e quindi non influenza più di tanto il peso globale della Twizy.