Alieni in vista! Non può essere altrimenti. Come spiegare, diversamente, l’evoluzione stilistica SsangYong? Dopo “perle” come Kyron e Rodius, dal design quantomeno discutibile, la Casa coreana compie un vero e proprio balzo generazionale presentando la crossover compatta Tivoli.Piacevole, aggraziata, persino elegante. Dal nome ispirato al patrimonio artistico italiano. Tivoli rompe con la tradizione SsangYong – complice la proprietà del brand da parte del Gruppo indiano Mahindra – e, forte di una lunghezza di 4,19 metri, si prepara a scontrarsi con avversarie del calibro di Chevrolet Trax, Nissan Juke, Opel Mokka, Peugeot 2008, Renault Captur nonché la best seller Fiat 500X. Sotto il cofano pulsa, almeno inizialmente, un 1.6 benzina aspirato da 124 cv e 157 Nm di coppia in grado di percorrere mediamente 12,3 km/l in abbinamento a un classico cambio manuale a 6 rapporti. Trasmissione, quest’ultima, alternativa all’unità automatica Aisin a 6 marce del tipo mediante convertitore di coppia. Nel corso dell’anno debutterà un 1.6 td Euro 6 da 115 cv, più adatto al mercato europeo.Le sospensioni rispettano lo schema McPherson all’avantreno e ad assale torcente al retrotreno – un must per la categoria – e si accompagnano allo sterzo a servoassistenza elettrica variabile in funzione della velocità, configurabile in base ai setting Comfort, Normal e Sport. Una raffinatezza tecnica sinora sconosciuta al marchio coreano, rafforzata dalla disponibilità di 7 air bag, dalla realizzazione della scocca con acciai alto resistenziali e dalla disponibilità di accessori inconsueti per la categoria quali i sedili anteriori ventilati. L’abitacolo può contare su di un display touchscreen da 7 pollici corredato di Bluetooth, funzione streaming audio, retrocamera e navigatore TomTom. Il debutto di Tivoli è atteso a maggio – in versione a trazione sia anteriore sia integrale – con un prezzo d’attacco di circa 16.000 euro.