Jeep Cherokee
Ai meno tecnici può sembrare un dettaglio. Invece, ciò che dà diritto alla Jeep Cherokee del 1983 (la XJ) di entrare fra i SUV più importanti della storia è una scelta fondamentale, da parte della Casa americana. Per la prima volta, infatti, il telaio non è più separato dalla carrozzeria, come accade sui fuoristrada duri e puri. La scocca è portante, come sulle automobili.Questo permette di assicurare un comfort e un comportamento stradale nettamente superiore, a fronte di qualche piccola rinuncia sui percorsi più estremi. Sì, come forse avrete intuito dagli indizi, la Jeep Cherokee XJ si può considerare la mamma di tutti i SUV. L’auto, lunga 4,2 metri, è anche ben più leggera rispetto alla media della gamma (500 kg in meno della seconda più leggera dell’epoca, la SJ), oltre a poter contare su inedite sospensioni anteriori, di concezione decisamente più automobilistica. I motori, tutti a benzina, vanno dal 2.5 a quattro cilindri al 4.0 a sei cilindri, passando per il 2.8, sempre a 6 cilindri.