Drive
Per evitare sorprese inizio la mia prova con la Wrangler 4xe Rubicon, quella più attrezzata per il fuoristrada. Tra i suoi assi nella manica ci sono anche cerchi da off-road da 17″ con pneumatici da 32 pollici Mud Terrain tassellati. Gli angoli caratteristici sono poi da prima della classe: quello di attacco è pari a 36,6 gradi, quello di dosso a 21,4 gradi, e quello di uscita è di 31,8 gradi. L’altezza da terra è di 25,3 cm.
Come un gambero
Parto con inserita la trasmissione in 4H Auto e il sistema di propulsione in Hybrid e la Jeep s’inerpica su per il primo salitone con una facilità disarmante. Quando viene il momento del discesone più ripido tento di mandare in crisi la Wrangler: mi fermo a metà picchiata, metto la retromarcia e accelero con forza. La macchina non fa una piega e torna sui suoi passi proprio come se stessi riavvolgendo di qualche secondo il nastro della mia vita. Decido quindi di affrontare la rampa successiva in modalità Electric e anche in questo caso la Wrangler 4xe inizia l’ascesa come una provetta scalatrice. Parzializzando apposta l’acceleratore nel punto di massima pendenza, invoglio la centralina a chiamare in causa il motore termico, che entra prontamente in gioco per garantire comunque una spinta costante.
Avanti un’altra
Assodato che sul tracciato scelto da Jeep non c’è modo di mandare in crisi la Wrangler 4xe Rubicon, provo a passare al volante di un esemplare Overland, dall’indole più urbana (tutto è relativo, si sa…). Nonostante i cerchi da 18” e gli pneumatici All Season, il risultato non cambia e anche stavolta non è neppure necessario ricorre ai set-up più specialistici della trazione integrale. Certo, senza i tasselli a mordere la terra, nella ripartenza ritroso verso l’inizio della discesa c’è una frazione di secondo in cui manca aderenza ma la Jeep torna di nuovo sui suoi passi in tutta serenità.
Piede felpato
Ripeto di nuovo il test di spunto in salita in Electric, fermandomi poco sotto il dente di un salto. Per provare a evitare pattinamenti uso l’acceleratore con piede felpato e capisco quanto l’elettrico possa essere utile quando si cerca di avanzare in modo dolce e lento nelle situazioni più critiche. Lenta ma inesorabile, la Wrangler archivia la pratica, ancora una volta senza tentennamenti. E quando la volta successiva affondo invece con decisione il piede destro, mi ritrovo con il busto incollato allo schienale e la macchina che sembra voler puntare il cielo per spiccare il volo.
Oltre la città
Sorvolando sui guadi, che per la Casa non dovrebbero essere un problema fino a una profondità di 76 cm. per avere quadro più completo bisognerebbe mettere l’auto alla prova anche in situazioni di twist e di forti pendenze laterali. Qui, sì, il maggior peso dell’auto ibrida plug-in e la diversa distribuzione della massa sui dei assi potrebbero penalizzare la proverbiale mobilità della Wrangler. A prescindere da tutto, c’è comunque l’impressione che questa Jeep possa essere l’eccezione alla regola che le ibride plug-in siano soprattutto auto da città. Con una dotazione tecnica di spessore, possono fare la loro onesta figura anche fuoristrada, dove peraltro possono muoversi per brevi tratti in silenzio e senza emissioni.
