Cambio automatico a variazione continua (CVT) come è fatto come funziona
CVT è l’acronimo di Continuosly Variable Transmission, vale a dire cambio a variazione continua del rapporto di trasmissione. Consente di passare dalla marcia più corta a quella più lunga attraverso una gamma infinita di rapporti intermedi. Questo tipo di cambio sfrutta delle pulegge – collegate da una cinghia in gomma rivestita d’acciaio, oppure da una catena – costituite da due coni affacciati per la base minore; avvicinando o allontanando tali coni si varia il diametro apparente su cui si avvolge la cinghia, costringendola a salire o a scendere e variando così il rapporto di trasmissione.
Il comfort di marcia è massimo, ma il funzionamento del motore a regime costante provoca la perdita del feeling con la vettura e, specie in accelerazione, si avverte una marcata sensazione di slittamento della frizione; il motore si porta infatti prima in coppia e solo successivamente il cambio adegua il diametro delle pulegge al rapporto idoneo.
L’effetto “scooter” è piuttosto evidente, non a caso questa è la trasmissione universalmente scelta per il mezzo cittadino per eccellenza. E’ tuttavia un sistema piuttosto leggero ed economico. Esempio virtuoso: il Lineartronic di casa Subaru che viaggiando rilassati sfrutta i vantaggi del CVT e utilizzando la vettura in modo sportivo simula un cambio a 6 rapporti. Perché scegliere questa trasmissione? È adatta, data la compattezza del sistema, alle vetture di piccole dimensioni. Tranne poche eccezioni, ad esempio la citata Subaru, andrebbe evitata come la peste da quanti amano la guida sportiva e la sensazione di piena padronanza della vettura.