Il profumo delle salamelle alla griglia invade l’aria insieme al ruggito delle supercar da oltre 500 cv. No, non è Le Mans. Siamo a Goodwood – Inghilterra –, patria di tutto ciò che, avendo quattro ruote, merita un brindisi.
Salita cronometrata, ma senza spirito agonistico, concorso d’eleganza, parata, mostra, asta ed esibizione dinamica. Goodwood è tutto questo. E, soprattutto, è contatto diretto tra auto e pubblico. Una kermesse in grado di richiamare oltre 150.000 spettatori grazie alla possibilità d’ammirare in movimento le vetture, udirne l’urlo dei propulsori, vederne sbriciolare i pneumatici in loop e burnout. Un tempo hill climb (cronoscalata) e raduno per vetture d’epoca, oggi straordinaria festa a metà strada tra sagra di paese ed esposizione dinamica di un mix di modelli che non conosce rivali per varietà e bizzarria. Supercar, prototipi, Formula 1, versioni estreme di modelli sportivi, one off, esercizi di stile, vetture da rally, auto di un tempo che fu: di tutto e di più. Rispettando un’unica regola: ogni veicolo deve esaltare il pubblico – se non con la velocità quanto meno con il sound e la linea – durante sia il Moving Motor Show, vetrina on the road lungo un percorso di 5,6 km tra due ali di folla, sia il Festival of Speed (FOS), show legato alla ripetizione della storica cronoscalata.
Tutto accade nel territorio della Goodwood House, tenuta nel West Sussex che ingloba l’omonimo circuito. Il tracciato, situato nei pressi della costa meridionale d’Inghilterra, è composto da una pista vera e propria di 3,8 km e da un percorso per gare in salita. Il fascino della manifestazione ha travolto tanto il pubblico quanto i costruttori.
L’edizione 2014 – sebbene non spumeggiante quanto l’evento dello scorso anno – ha registrato una parata di novità stradali e da competizione. Dai prototipi alle edizioni limitate, il leitmotiv è la sportività. Vediamo nel dettaglio le debuttanti alla rassegna britannica.
Le 10 novità di Goodwood