Si chiama, o meglio, si chiamerà (forse) Volkswagen Hover e altro non è che una concept futuristica (mai come in questo caso i termini sono adeguati) frutto dell’intuizione di uno studente cinese, che ha deciso di partecipare a un concorso indetto dalla Casa teutonica e denominato “People’s Car Project”.Il concorso ha avuto successo incredibile – tant’è che Volkswagen ha deciso di annullare la scadenza estendendolo a tempo indeterminato – e ha portato alla corte di Wolfsburg ben 119.000 progetti (tutti gratuiti, niente male). Tra tutti questi è avvenuta una rigida selezione che ha portato sotto le luci dei riflettori tre modelli tra i quali, appunto, la Hover.Quale sarebbe il segreto di questo ipotetico cilindro, ops, auto volante? La Hover riuscirebbe a librarsi sul terreno sfruttando i campi elettromagnetici, dovrebbe essere manovrata attraverso un joystick (qualcuno dovrà rivedere la propria patente…), ospitare due persone ed essere equipaggiata con sensori di distanza che potrebbero ridurre a zero i rischi di collisione. Il tutto rigorosamente senza un briciolo di emissioni…Fantascienza, impossibile, una roba da pesce d’aprile. Di certo questo è il primo pensiero, ma Volkswagen ha lasciato tutti di stucco presentando al Salone di Pechino una Hover “in carne ed ossa”. Certo, nessuno si è permesso di verificarne il reale funzionamento, ma conoscendo la tenacia teutonica c’è da scommettere che, finché ci sarà anche solo una minima possibilità di realizzazione, nessuno abbandonerà il progetto.Nel frattempo? Per risolvere in parte il problema del traffico iper congestionato e dell’inquinamento nelle metropoli cinesi l’auto del popolo, Volkswagen appunto, potrebbe diventare una Up! Stranezze del marketing…