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Zagato Mostro: omaggio agli Anni ‘60

La concept dell’atelier milanese adotta un V8 4.2 Maserati da 405 cv. Pesa 1.000 kg e si ispira alla storica 450S Coupé Costin/Zagato del 1957. Scocca in carbonio.

Mostro. Di nome e di fatto. La nuova creazione dell’atelier Zagato trae ispirazione dalla Maserati 450S Coupé Costin/Zagato del 1957: un “mostro”, come all’epoca venne definita dalla Casa del Tridente, nato per soddisfare le ambizioni di vittoria alla 24Ore di Le Mans di Stirling Moss, e che oggi torna vivere grazie al carrozziere milanese.ZagatoMostro-006Il cuore, e non potrebbe essere diversamente, è Maserati: sotto il cofano pulsa infatti il V8 4.2 da 405 cv di derivazione GranTurismo che, abbinato alla massa della vettura contenuta in 1.000 kg, porta in dote un rapporto peso/potenza di 2,47 kg/cv. Valori da capogiro per una one-off… che non resterà un esemplare unico! Dopo aver fatto bella mostra di sé in occasione del Concorso d’eleganza di Villa d’Este, la creazione Zagato verrà declinata in 5 unità, tutte accomunate dalla scocca in fibra di carbonio. Una soluzione decisamente raffinata per una vettura in serie limitata; anzi limitatissima.ZagatoMostro-001Il V8 4.2 del Tridente, collocato in posizione anteriore longitudinale e caratterizzato dalla lubrificazione a carter secco, celebra i 100 anni di vita della Casa modenese. Lavora in abbinamento a un classico cambio manuale a 6 marce di tipo transaxle, vale a dire posizionato al retrotreno in blocco con il differenziale. Le sospensioni, a triangoli sovrapposti in corrispondenza d’entrambi gli assali, seguono lo schema push-rod – con puntoni diagonali che lavorano in compressione – all’avantreno, mentre i cerchi in lega da 19 pollici, forti del fissaggio monodado, calzano pneumatici anteriori 225/40 e posteriori 295/35. Una vettura terribilmente affascinante che, però, al momento non può circolare liberamente, essendo in attesa di omologazione.

 

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