E se le biciclette diventassero le protagoniste della Fase 2 della ripartenza del Paese, dopo il lockdown?
PEDALATA ASSISTITA
Se effettivamente, dal 4 maggio l’Italia dovesse tornare ad accendere il motore, a beneficiarne potrebbero essere i mezzi a pedali. A beneficiarne ma anche a dare beneficio, nel senso che poiché il tema del distanziamento sociale continuerà a essere cruciale, al trasporto pubblico si affiancherà in modo massiccio quello privato. Ecco dunque che le due ruote a pedali (e quelle a motore), diventeranno il modo più intelligente ed efficiente per muoversi in città, senza congestionare il traffico. Ed ecco che scooter elettrici e bici elettriche potranno finalmente giocare il loro asso nella manica.
INCENTIVI DAL GOVERNO
A sostenere che questa ipotesi sia plausibile e che la strada sia quella giusta, ci sono anche le parole del sindaco di Milano. Giuseppe Sala ha infatti ribadito che proprio le biciclette a pedalata assistita possono aiutare a risolvere il problema della mobilità urbana post Covid-19 e si è addirittura spinto oltre. Ha anche dichiarato che il Governo potrebbe arrivare a concedere degli incentivi per il loro acquisto. La proposta sarebbe stata discussa anche con Vittorio Colao, a capo della squadra che si occupa di organizzare la ripartenza del Paese.
INFRASTRUTTURE NECESSARIE
A caldeggiare questa idea sono, ovviamente, anche le associazioni di categoria: si tratta di una soluzione che aiuterebbe i consumatori ad affrontare più a cuor sereno la spesa (non indifferente) di una eBike di buona qualità. Se sarà presa questa direzione, bisognerà confidare che gli amministratori locali facilitino l’utilizzo delle biciclette, spesso costrette a rubare spazi alle auto, con corsie dedicate dove potersi muovere in sicurezza.
Foto HLMPHOTO/Martina Folco Zambelli