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Nova Eroica, inno al Gravel

Eroica non si arrende. L'organizzazione compie uno sforzo enorme e la versione Nova, aperta a tutte le bici, va in scena a Buonconvento. Noi c'eravamo, in sella alla nuova LIV Devote Advanced.

AVVENTURA A RISCHIO

Resta solo da strappare all’organizzazione il benestare al sacrilegio di una e-Bike tra le concorrenti muscolari… Contrariamente ai nostri timori, la proposta è accettata con entusiasmo. Eroica ci dimostra quanto la sua forza sia dovuta anche alla sua lungimiranza: custode delle tradizioni del ciclismo sì, ma proiettata nel futuro e sempre attenta a intercettare nuovi stimoli e tendenze. In questo caso il mondo delle e-Bike.

Però, a pochi giorni dalla gara, se le nuvole del cielo sono fugate dal meteo, che promette dardi assolati in quel di Buonconvento, l’ombra del Covid incombe sul Paese e sull’evento, che rischia di saltare. Fiato sospeso per noi, lavoro raddoppiato per l’organizzazione che deve garantire il rispetto di tutte le norme di sicurezza e di distanziamento. Un macchina organizzativa, quella di Eroica, rodata negli anni che è cresciuta in sinergia con il territorio, con le istituzioni, con la sua gente.
La riserva è sciolta solo tre giorni prima della partenza. Via libera. L’evento si farà, ma con alcune modifiche e restrizioni: annullati il Bike Village con gli stand e il Family Day; spostati partenza e arrivo in località Piana, a pochi passi da Buonconvento. Niente cronometro sui tre percorsi e partenze alla francese, fra le 8 e le 9:30. Nova Eroica non si spegne! Un importante segnale in un momento davvero difficile. Siamo pronti, entusiasti e prepariamo i bagagli.

VIGILIA CON BRIVIDO

Sabato. Avvolti nella nebbia dell’alba in Val Padana, carichiamo tutto, velocemente (forse troppo…) su un enorme SUV: bici, borse, macchine fotografiche, zaini, e puntiamo il navigatore verso la Val d’Orcia.
Durante il viaggio mi rilasso e sogno l’avventura. Un sogno che rischia di trasformarsi in incubo quando, al casello di Siena Sud, ho un flash e realizzo di aver dimenticato a casa il perno della ruota anteriore della mia Devote… Disagio.
Comincia un turbinio di telefonate a ogni meccanico, officina, rivenditore Giant nel raggio di 70 km. Perno introvabile, anche a Firenze. Forse ce n’è uno a Grosseto. Inizio a pensare di fare dietro front e tornare a casa a riprenderlo. La pezza, e il perno, ce li mettono il fato e gli amici di Cinelli che, già a Buonconvento per uno shooting fotografico, hanno danneggiato una bici per sfuggire all’agguato di due cani ringhiosi evasi da un podere.

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