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1000 km con Ducati Multistrada V2 S

Ci siamo dati 1000 km per scoprire come va la nuova Ducati Multistrada V2 S. La maxi enduro media di Ducati - che fino a poco tempo fa si chiamava Multistrada 950 - cambia nel nome e nella sostanza...

250 km – Ergonomia, comfort ed elettronica

250 km, ovvero un quarto del nostro viaggio. Guardando la Ducati Multistrada V2 di profilo si ha quasi l’impressione che una volta a bordo ci si possa ritrovare un po’ incassati nella sella con il manubrio posizionato troppo in alto. Impressione che – nel mio caso – è svanita non appena mi sono seduto. Aggiungo anche che a differenza di molte altre maxi enduro – dove si è seduti abbastanza lontani dal manubrio – su questa Multistrada la percezione che si ha è quella di trovarsi seduti quasi sulla ruota davanti. Una caratteristica che restituisce un feeling in ingresso e in percorrenza di curva davvero impagabile.Ducati Multistrada V2 SSpostandoci sul tema comfort segnalo un tasso di vibrazioni complessivamente basso, anche se quando si va a riprendere il gas sotto i 3.000 giri e quando il motore è “sotto carico” si avverte qualcosa su sella e manubrio. Complici anche le manopole un po’ dure. Nel corso di questi primi km ho avuto modo di apprezzare anche l’ottima protezione aerodinamica. Dal mio metro e ottanta di altezza trovo che la posizione migliore per il cupolino sia quella più bassa. Poiché quando sono andato a regolarlo sulla posizione più alta mi sono ritrovato il bordo del plexiglass proprio in mezzo allo sguardo. Forse un profilo a “V” come quello della Multi V4 non guasterebbe. Ho apprezzato anche la nuova sella che offre una buona abitabilità, anche se, chi tende a sedersi un po’ indietro potrebbe desiderare un po’ più generosa nella zona posteriore della sella. L’unico aspetto che non ho particolarmente apprezzato sono i due punti (in foto) del traliccio che ogni tanto vanno a toccare le gambe quando ci si sposta durante la guida.Particolare ergonomia Ducati Multistrada V2 SAbbiamo parlato anche di qualche piccolo affinamento per il comparto elettronico. Nulla di così eclatante si potrebbe dire visto che i controlli sono rimasti gli stessi della 950. In realtà gli ingegneri di Borgo Panigale hanno lavorato di fino andando a mettere a punto le varie mappature. Ad avermi colpito maggiormente è stata la mappa Touring che sulla precedente Multistrada 950 risultava forse un po’ troppo soft, quasi addormentata. Sulla V2 invece si è optato per un bel taglio aggressivo che in certe situazioni fa sembrare la mappa dedicata all’utilizzo turistico quasi una mappa sport, ma con un’erogazione leggermente più lineare e rotonda.

Parlando più in generale ammetto che avrei preferito qualche novità in più per l’infotainment. La navigazione nei menù risulta poco intuitiva, insomma, sarebbe stato interessante vedere anche su questa moto il sistema della sorella maggiore Multistrada V4. Chiudo informandovi che la navigazione sul TFT da 5” è disponibile solo se si acquista l’optional del Ducati Multimedia System che consente la connessione con lo smartphone.

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