Potremmo iniziare con il raccontarvi la storia di una moto che quando nacque – a metà degli anni ’80 – aveva come scopo quello di far assaporare il gusto del deserto agli appassionati dai 14 anni in su. La 50 e la 125 furono vendute in decine di migliaia di unità. E chi aveva 16 anni allora, oggi ha l’età perfetta per la nuova Aprilia Tuareg 660.
Oppure potremmo iniziare anche con il dirvi che forse ci siamo: le enduro bicilindriche di media cilindrata con ruote da 21 pollici stanno finalmente tornando in grande stile… Invece abbiamo deciso di dirvi solamente che, come successo con la Ténéré 700, un altro nome storico si appresta a fare il suo ritorno sul mercato, e non si stiamo parlando di una moto a caso, stiamo parlando della Aprilia Tuareg 660.
A dirla tutta non si tratta di una vera e propria novità, il fatto che il bicilindrico da 660 cc della RS 660 e della Tuono 660 avrebbe dato vita ad una media dalle gambe lunghe si sapeva già da EICMA 2019 quando Aprilia portò proprio il concept della Tuareg 660 ben nascosto in una teca. Dopo quasi due anni dal primo prototipo, svariate ipotesi e sicuramente tanta attesa, come un fulmine a ciel sereno Aprilia ha deciso di svelare al mondo (quasi per errore) la sua idea di enduro media.
Motore
Come abbiamo già detto il motore che equipaggerà la nuova Aprilia Tuareg 660 è il bicilindrico parallelo già in uso sulle altre medie di Noale. Un motore pensato fin dall’inizio per dar vita a moto molto differenti tra loro. In grado, quindi, di adattarsi al meglio al fuoristrada dopo aver ricevuto qualche”piccolo” accorgimento.
In questa configurazione il twin di Noale cambia carattere. La potenza scende a 80 CV mentre la coppia sale a 70 Nm. Oltre a crescere – il valore di coppia massima – viene espresso anche a un numero di giri inferiore. Una soluzione in perfetta sintonia con l’anima off road promessa da questa moto. Sempre secondo questa filosofia arriva anche una nuova coppa dell’olio che punta a ridurre gli ingombri verticali, regalando una luce a terra di oltre 240 mm, pur mantenendo un’altezza sella di circa 860 mm.
Ciclistica
Se per ovvi motivi il motore non è nato solo ed esclusivamente per il fuoristrada, per la ciclistica invece è tutta un’altra storia. La nuova Aprilia Tuareg 660 sfrutta un telaio tubolare in acciaio accoppiato a staffe di alluminio collegato al motore in sei punti, il forcellone è realizzato in alluminio e l’interasse è leggermente superiore ai 1.500 mm. A far sfumare qualsiasi eventuale dubbio sull’anima fuoristradistica di questa moto ci pensano le sospensioni (ovviamente regolabili). La forcella da 43 mm di diametro e il monoammortizzatore con leveraggio progressivo vantano un’escursione di ben 240 mm. Dulcis in fundo il peso che si ferma a 187 kg a secco. Il piano a 860 mm, comunque non è bassissimo, ma chi non ha la gamba lunga si rassicuri: in Aprilia hanno lavorato sodo nella zona del cavallo per creare una moto snella e in grado di aiutare tutti a toccare bene a terra. Lo verificheremo presto.
Elettronica
Come per le sorelle RS 660 e Tuono 660 anche l’Aprilia Tuareg 660 non rinuncia al ricco bouquet elettronico che distingue le moto di Noale. Dallo schermo TFT da 5″ è possibile scegliere ben 4 riding mode, due dei quali completamente personalizzabili, di cui uno specifico per la guida in fuoristrada. Presente anche l’ormai celebre piattaforma APRC che in questo caso offre traction control, cruise control, regolazione del freno a motore e chiaramente le già citate mappature motore.
Molto interessante la dichiarazione di Aprilia che afferma come il sistema ABS che offre due opzioni di disinserimento. Può essere infatti disinseribile su entrambi gli assi, oppure sulla sola ruota posteriore. Argomento interlocutorio, questo, perché è evidente che l’esclusione dell’ABS sia un argomento molto caldo sulle moto off road, e l’Euro 5 impedirebbe di disattivarlo su entrambi gli assi, a meno che non ci sia una specifica mappatura destinata solo all’off road. Quasi tutti i costruttori, però, lo disattivano solo sulla ruota posteriore. Aprilia invece concederebbe di disattivarlo totalmente. Un argomento, questo, su cui torneremo per approfondire.
Conclusioni
L’Aprilia Tuareg 660 segna quindi ritorno del marchio di Noale nel mondo delle adventure. Un ritorno molto atteso che ha anche al momento poche rivali. Nel mirino della Tuareg 660 ci sono Indubbiamente la Yamaha Ténéré 700 e la KTM 890 Adventure R. Il motore si avvicina più a quello della Yamaha anche se vanta comunque qualche CV in più, mentre dotazione, elettronica ed escursione delle sospensioni pendono dalla parte della media di Mattighofen. Lo scontro si fa sempre più interessante…
Concludiamo con data di arrivo e prezzo. Ottobre dovrebbe essere il mese in cui la nuova Aprilia Tuareg 660 farà il suo debutto sul mercato. Per il prezzo si parla di circa 12.000 euro, una quotazione che sta a metà strada rispetto a quella delle Ténéré 700 e a quella della KTM 890 Adventure R.