Honda Hornet 2023
Contestata, discussa. Di sicuro la nuova Honda Hornet non ha lasciato indifferenti gli appassionati del calabrone. Ma come sempre più spesso accade i social rumoreggiano, i numeri contano. La dimostrazione che Honda ci ha visto giusto arriva dal mercato. La Hornet è schizzata nella zona calda della classifica delle vendite con ben 911 unità vendute nei primi 4 mesi del 2023 ottava moto più venduta in assoluto e di gran lunga la più venduta del segmento.
Piccolo richiamo tecnico, il bicilindrico in linea da 755 centimetri cubi con fasatura a 270° offre 92 cv e 75 Nm di coppia. Della dotazione fanno parte l’acceleratore elettronico Ride by Wire con 4 mappature motore, il controllo di trazione, il leveraggio progressivo e la forcella a steli rovesciati non regolabile.
Insieme a Kawasaki è quella con la sezione minore del pneumatico posteriore. Per la Hornet Honda ha optato per un 160/60. Voglia di agilità? Staremo a vedere. Dimensioni e abitabilità stanno a metà tra le “grandi” KTM e Suzuki e le piccole Z650 e Yamaha. La sella però è tra le più basse solo 795 mm da terra. Sulla bilancia Honda dichiara 190 kg in ordine di marcia, il peso rilevato è di 189,6 kg. Prezzo 7.990 euro, ma attenzione guardatela bene la moto che abbiamo in prova con sport pack e terminale di scarico SC Project arriva a 9.548 euro.
Honda Hornet Come va su strada, il commento a caldo di Stefano Cordara
La Honda Hornet è sicuramente una delle moto che hanno un po’ alzato l’asticella non solo per quanto riguarda la tecnologia, ma anche per quanto riguarda le prestazioni. All’atto pratico devo dire che è una moto con una buona ergonomia, mi piace abbastanza la triangolazione sella-pedana-manubrio. Anche se il manubrio è un po’ esilino da vedere, non ti dà l’impressione di “premiumness” quando ce l’hai sotto gli occhi. La moto mi sembra un pochino seduta, un po’ scarica sul davanti ma in compenso è una delle più agili in assoluto nei cambi di direzione: un po’ per il 160 ma anche perché davanti è bella leggerina, quasi al limite di gradire un ammortizzatore di sterzo almeno con le Michelin Power 5.
Il motore fa “in scala minore” un po’ quello che fa KTM, ovvero offre buona coppia ai bassi e un bel carattere agli alti regimi. Erogazione che definirei “completa” solo leggermente ridimensionata rispetto a, per esempio, quella della 790 Duke. Parliamo di cambio: secondo me quello della Hornet è uno dei migliori sia in salita di rapporto sia, soprattutto, in scalata. Ottima anche la frenata. Le sospensioni le avrei preferite con un filo di sostegno in più perché, con la strada liscia non c’è nessun problema, ma quando la strada inizia ad essere un pochino rovinata c’è un po’ di disarmonia, il monoammortizzatore inizia un po’ a pompare e la moto inizia a muoversi un po’.
Le mappature non sono male, però la Sport ha una risposta un po’ troppo violenta nell’apri e chiudi, c’è un po’ di on off, quindi ho preferito usarla in standard dove ho una risposta un pochino più gradevole. Questo è un po’ il sunto della Honda Hornet, devo dire che sta un po’ nel mezzo di tutta le moto presenti in comparativa. Nel complesso sicuramente una delle moto che può stare nei piani alti della nostra classifica.
