Suzuki GSX-8S
Ultima arrivata nel segmento ma con tanta voglia di fare a spallate e mettersi in mostra. La Suzuki GSX-8S mette in mostra una dotazione di tutto rispetto a circondare il nuovo e compattissimo motore bicilindrico in linea da 776 centimetri cubi con fasatura a 270 gradi. Potenza 86 cavalli. Coppia? Una delle migliori: 78 Newtonmetro. L’acceleratore è elettronico con tre mappature motore e il controllo di trazione che può essere anche disinserito.
È una moto un po’ più “matura” come dimensioni e abitabilità. Il bello comunque è che Suzuki è riuscita a contenere l’altezza della sella a 810 mm. Il suo interasse è uno dei più lunghi ben 1.465 mm, ma non il più lungo in assoluto. Sospensioni in linea con le migliori del lotto di buono c’è anche il leveraggio progressivo. La dotazione è molto completa e il bello è che è tutto di serie. Acceleratore elettronico multimappa, controllo di trazione disinseribile e cambio elettronico fanno parte del corredo che la GSX-8S può offrire appena uscita dal concessionario, senza alcun sovrapprezzo.
Una delle più mature e anche la più pesante con 202 kg in ordine di marcia, questo il peso dichiarato. La nostra bilancia conferma il dato 201,8 kg rilevati con il pieno di benzina. Prezzo: 8.990 euro uno dei più alti ma sulla Suzuki GSX-8S è tutto di serie; come dicono quelli bravi un listino senza sorprese.
Come va la Suzuki GSX-8S – le impressioni a caldo di Stefano Cordara
In mente mi viene solo una parola: bilanciamento. Mi è piaciuto tutto di questa moto. Anzi diciamo quasi tutto. Posizione di guida, triangolo ergonomico, bello quello che si vede sotto gli occhi, sospensioni, assetto… È la più pesante di tutte ma anche quella che ti fa sentire il peso di meno, in più è molto ben piantata sulle sospensioni e devo dire che con le Michelin ha avuto uno step ulteriore di guidabilità. I freni sono perfettamente centrati tra anteriore e posteriore quindi devo dire un progetto azzeccato da parte di Suzuki.
Ci sono solo due cose da dire: il motore piace ai bassi, l’ho già detto in occasione della presentazione stampa, ha talmente un motore bello sotto, la ciclistica è così raffinata e efficace che poi tu vorresti anche il pezzo dopo, cioè quello che arriva dopo i 7.000 giri. Purtroppo, la Suzuki qui un po’ si spegne mentre altre contendenti alla comparativa in quella zona riescono a fare un po’ la differenza. Con la GSX-8S tu arrivi lì, devi cambiare marcia, la usi un po’ sempre ai bassi, sempre di coppia e quando comincia ad allungare il passo vorresti quel pezzo dopo che invece qui non arriva.
Questo è sicuramente uno dei suoi punti deboli perché vorresti veramente quel qualcosa in più che invece non arriva. Il cambio è buono, molto buono in salita di rapporto, non così efficace invece a livello di quickshifter in scalata. L’avevo un po’ notato anche durante la presentazione stampa e lo ribadisco qui con un altro esemplare che abbiamo in prova: il comando è un po’ troppo contrastato.
Diciamo che lo sforzo che si fa per scalare la marcia è un po’ superiore a quello che ti aspetteresti con un altro cambio. Però, il progetto è veramente bilanciato. La moto funziona veramente molto bene, è ben assetata sulle sospensioni, ben frenata, bella ergonomia, bella zona di calzata. Insomma, Suzuki secondo me ha centrato veramente il bersaglio con questo progetto e a sentire i presenti, la GSX-8S qui è una delle protagoniste.