Se ne parla da tempo, soprattutto da quando Yamaha ha rinfrescato la sua R6. Honda sembrava non essere più interessata alla categoria 600 che tantissime soddisfazioni ha regalato alla Casa di Tokyo non solo in ambito sportivo ( con i tanti mondiali vinti in Supersport) ma anche e soprattutto il mercato. A dimostrazione anche l’abbandono della fornitura ufficiale di motori per la Moto2, passata da due anni a questa parte a Triumph.
MEDIE SUPERIORI
Eppure è chiaro che la middle class con i semimanubri stia mostrando, per fortuna, segni di risveglio. A dirlo sono i modelli che pian piano stanno tornando sul mercato. Basta citare la Yamaha R6 per esempio, oppure la rinnovata Kawasaki Ninja ZX-6R 636, o sia pur con modalità e filosofie differenti la Aprilia RS660 o la Triumph Daytona Moto2 Limited Edition. Senza contare che MV Agusta ha ancora in listino la F3.
ANCHE IN PISTA
Per lustri la CBR600 è stata in testa alla classifica delle vendite delle supersportive, ma anche al top per vendite assolute. Sembrava un po’ strano che Honda mollasse l’osso, anche perché tralasciando il prodotto puramente stradale, la categoria Supersport 600 in quasi tutti i campionati (dal mondiale in giù) è ancora molto vivace. Perché non essere della partita, quindi? In Honda devono averci pensato un po’ su e sono tornati alla carica con una nuova CBR600RR 2021.
UN PO’ DELLE 1000
Look e grafiche ispirate alla nuova CBR1000RR-R Firerblade, strumentazione derivata dalla vecchia 1000, la CBR600RR 2021 si è aggiornata in molti punti. È nuova non per modo di dire perché se è vero che a Tokyo hanno voluto mantenere –forcella a parte che è una Showa BPF da 41 mm– il layout telaistico che ben conosciamo (telaio a diamante in alluminio, motore 4 cilindri, scarico alto sotto la sella) è altrettanto vero che le evoluzioni di motore e soprattutto elettronica sono parecchie.
COME CAMBIA IL MOTORE
Cambiano molle valvole, alberi a camme, condotti, corpi farfallati (più grandi). Cambiano anche i passaggi del liquido di raffreddamento nella testata. E, ovviamente, cresce la dotazione elettronica con acceleratore Ride by Wire multimappa (5 riding mode), piattaforma inerziale IMU, ABS cornering e tutti i controlli elettronici del caso (Vedi dal cruscotto anche la gestione del freno motore).
SOLO PER IL GIAPPONE, PER ORA
Piccolo se vogliamo l’incremento prestazionale del 4 cilindri da 599 cc con la potenza che rispetto al precedente modello cresce di 1 cavallo (da 120 a 121 a 14.000 giri). Ma questo, considerate tutte le evoluzioni meccaniche a cui è stato sottoposto il motre, può anche far pensare che la nuova Honda CBR600RR 2021, per ora disponibile solo per il mercato giapponese, (ed è questa la cattiva notizia) sia stata pensata anche per le normative europee. Non disperiamo quindi di poterla vedere anche da noi, soprattutto in pista visto che parallelamente alla versione stradale Honda ha presentato una versione HRC pronto gara di cui però foto a parte non si sa assolutamente nulla.
https://youtu.be/lSvf-XbVWl8