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Honda CBR600RR

Torna la Honda CBR600RR, con 121 CV di potenza, alette aerodinamiche e un pacchetto elettronico molto completo. Costa 11.990 euro

Dopo un’assenza che durava dal 2016, la sportiva Honda torna in una versione affinata più che stravolta, migliorata nei dettagli più che rivoluzionata. Nel 2021 una CBR600RR era ricomparsa ma soltanto in Giappone e Thailandia. Ora però l’offensiva diventa mondiale, su un mercato certamente di nicchia ma che ha una valenza non secondaria in termini di immagine. Yamaha YZF-R6 e Kawasaki ZX-6R hanno una concorrente in più. Arriverà ad aprile 2024 al prezzo di 11.990 euro f.c.

Honda CBR600RR 2024

121 CV e tanta tecnologia nel motore

Il motore è il noto quattro cilindri in linea di 599 cc, ora con potenza massima di 121 CV (89 kW) a 14250 giri/min e coppia di 63 Nm a 11500. Aggiornato nei materiali di alberi a camme, molle valvole e albero motore, è omologato Euro5+. I condotti di aspirazione e di scarico, oltre alle camere di scoppio, sono stati rivisti. Cresce da 40 a 44 mm il diametro dei corpi farfallati; nuova la forma dei condotti, con l’obiettivo di minimizzare le perdite di pressione. Cambia la fasatura della distribuzione, con la chiusura delle valvole di aspirazione (27,5 mm) e di scarico (22,5 mm) ritardata di 5°. L’impianto di scarico ha schema 4-2-1 con collettori di grande diametro. La frizione dispone di antisaltellamento per ridurre lo sforzo alla leva e il rischio di bloccaggio della ruota posteriore in staccata.

Elettronica, non manca nulla

Rispetto alla precedente Honda CBR600RR, il nuovo modello punta forte sull’elettronica, sulla scia di un trend ineluttabile volto a migliorare prestazioni e sicurezza. La piattaforma inerziale passa dai 5 assi del modello uscito in Thailandia e Giappone nel 2021 ai 6 assi della piattaforma Bosch per la nuova CBR600RR. L’acceleratore elettronico Throttle By Wire deriva dalla RC213V-S; dispone di un sensore di posizione e di una molla di ritorno che cercano di restituire la sensazione di controllo più naturale possibile della manopola. Sono ben nove i livelli del controllo di trazione HTSC (Honda Selectable Torque Control), con il livello 1 meno invasivo. Tre i Riding Mode preimpostati: Mode 1 Fast Riding, Mode 2 Fun Riding, Mode 3 Comfortable Riding, a cui aggiungerne due personalizzabili. L’erogazione della potenza può essere impostata su 5 livelli, dalla 1 più diretta alla 5 più dolce. Tre i livelli del freno motore, come anche del controllo di impennata. E infine sono ancora tre i livelli di sensibilità del quickshifter, che agisce su accensione, iniezione e corpi farfallati. La moto è equipaggiata con il Cornering ABS, più leggero di ben 2,5 kg rispetto all’ABS combinato della vecchia CBR.

193 kg con il pieno di benzina

Il telaio a doppia trave discendente in alluminio è il cuore della ciclistica, che definisce una moto dall’interasse contenuto in 1.370 mm, con inclinazione del cannotto di sterzo pari a 24°06′ e avancorsa di 100 mm. Il forcellone da perno a perno misura 569 mm, ha bracci differenziati e pesa 150 grammi meno del precedente. Tutta la moto con pieno di benzina ferma l’ago della bilancia a 193 kg. Showa fornisce sia la forcella BPF (Big Piston Fork) con steli di 41 mm completamente regolabile, sia l’ammortizzatore vincolato al forcellon con sistema Unit ProLink. L’ammortizzatore di sterzo a controllo elettronico (HESD) è specifico per questo modello ed è gestito dalla centralina elettronica: riduce la resistenza alle basse velocità e l’aumenta alle alte. Nissin equipaggia la CBR600RR per quanto riguarda l’impianto frenante con pinze ad attacco radiale a quattro pistoncini e dischi di 310 mm di diametro. Tradizionali le misure degli pneumatici, rispettivamente 120/70 anteriore e 180/55 posteriore.

Alette per la deportanza

Che sia più bella del modello precedente è indiscutibile: la nuova Honda CBR600RR strappa un sorriso fin dal primo sguardo ma punta anche sui numeri, con il Cx di 0,555, che Honda definisce “il più basso misurato su una sportiva stradale”. E in più le inedite alette concorrono a massimizzare la deportanza e a tenere incollata all’asfalto la ruota anteriore. In generale lo studio aerodinamico è stato accurato in tutte le zone della carenatura, compresa l’area centrale, a beneficio del raffreddamento, e quella inferiore per ridurre i vortici.

Tre pacchetti per renderla ancora più bella

D’impatto il display a colori TFT con tre opzioni di visualizzazione, ossia Street, Circuit e Mechanic, completo di una fascia orizzontale di 5 LED per l’indicazione del cambio marcia. Honda ha predisposto per la nuova CBR600RR due pacchetti di accessori e un kit HRC: il pacchetto Racing include il coprisella passeggero, stickers per le ruote, tappo di carico olio con logo HRC e cover serbatoio carbon look; il pacchetto Comfort racchiude la borsa sella posteriore, le manopole riscaldabili su 5 livelli, la presa USB-C. Infine il kit Racing HRC, per uso esclusivo in pista, è veramente ricco, per una trasformazione profonda in chiave agonistica o da track days: centralina elettronica e cablaggio, guarnizione della testata, radiatore maggiorato, impianto di scarico racing, dischi freno e addirittura sospensioni (forcella e ammortizzatore).

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