Honda CBR750RR
Yamaha OW-01, Kawasaki ZXR750R, Suzuki GSX-R750R. Con quelle moto si correva anche in Superbike. E Honda? Ai tempi la settemmezzo stradale di Tokyo si chiamava VFR 750, mentre la Racing Replica RC30 era destinata a un mercato ristretto.I tecnici cercavano qualcosa in più nel mondo delle quattro cilindri in linea. In breve tempo nacque la CBR750RR, moto sulla carta strepitosa perché compatta come una 600 ma più potente. A capo del team di progetto c’era Tadao Baba, il mitico progettista che andava alla ricerca del “total control”, concetto che lo portò qualche anno dopo a progettare la prima, indimenticata CBR900RR Fireblade. La 900 con dimensioni e pesi da settemmezzo fu capace di segnare un nuovo punto di partenza per il mondo delle supersportive, creando una dinastia che trova nell’ultima CBR1000RR-R Fireblade la sua massima espressione. Il “sacrificio” della CBR750RR, in questo caso, è servito per regalarci un pezzo storico del motociclismo sportivo.