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Yamaha Ténéré 700 Raid, allora arriva davvero?

Proseguono in Marocco i test di sviluppo del prototipo Yamaha Ténéré Raid. Botturi e Tarres la stanno mettendo a dura prova sulle dune. L'obbiettivo? Correre l'Africa Eco Race, prima di tutto. Ma poi, forse, arrivare anche dai concessionari

Se ne stava li, a EICMA 2021 sulla pedana alta dello stand Yamaha, a mostrarci fino a dove può arrivare una “normale” Ténéré 700 nelle mani degli specialisti del reparto GYTR. Una moto evoluta, con sospensioni di altissimo livello e una lunga serie di accessori che trasformano l’agile enduro bicilindrica di casa Yamaha in una vera e propria moto da Raid. Del resto è anche giusto così perché la Ténéré 700 è stata un successo ma visto l’arrivo di una concorrenza molto determinata (Aprilia Tuareg 660, Husqvarna Norden e Ducati DesertX più di tutte) occorre darsi da fare per ribadire il proprio ruolo.

Quello che si percepisce è che partendo dalla normale Ténéré, la Raid si trasforma in una vera e propria moto da rally africano con serbatoio maggiorato (e diviso in due) da 32 litri, roadbook sospensioni allungate, radiatore olio maggiorato e tutte le attenzioni che la trasformano in una vera e propria moto da gara. L’obbiettivo per ora sembra quello di farne una moto per correre i Rally (non la Dakar, però, perché li le bicilindriche sono ormai bandite da un pezzo, l’Africa Eco Race però si può fare) ma poi appare molto probabile che da questo lavoro possa saltar fuori una nuova versione “adventure” della Ténéré.

Yamaha Ténéré Raid

Interessante, perché l’arrivo di queste nuove bicilindriche e la rinascita di gare che le possano far correre, fanno tornare immediatamente agli anni 80-90 quelli della vera Dakar (e secondo chi organizza l’Africa Eco Race che parte da Monaco e arriva proprio a Dakar la vera gara africana può essere solo in Africa), e non è difficile immaginarsi un futuro prossimo in cui vedere queste bicilindriche tornare a sfidarsi sulle dune come ai tempi di Peterhansel, Orioli, De Petri, Auriol e Rahier. Del resto, guardando i video (questo che trovate in questo articolo e quello della DesertX) pare proprio che in Marocco di questi tempi ci sia un gran traffico… Nel frattempo Alessandro Botturi sta continuando lo sviluppo della moto in Marocco con il compagno di squadra Pol Tarrès, e da quel che si vede la Ténéré Raid sembra nascere sotto una buona stella.

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