Ducati Multistrada significa versatilità, da sempre: andare ovunque senza affaticarsi (soprattutto negli ultimi anni), divertirsi anche senza essere piloti. Multistrada V2 vuol dire applicare questa filosofia – anche – ai possessori di patente A2. Per la prima volta è infatti disponibile la versione depotenziata da 35 kW per neopatentati A2. Ovviamente, non è questa l’unica novità rispetto alla Multistrada 950 che sostituisce. Gli ingegneri di Borgo Panigale hanno lavorato molto anche sull’ergonomia: è stata ridisegnata la sella, in modo da consentire una maggiore libertà di movimento longitudinale al pilota.
La seduta è inoltre leggermente più bassa e stretta, mentre le pedane poggiapiedi assicurano una posizione delle gambe meno raccolta: la distanza dalla sella aumenta di 10 mm e l’arco del cavallo è di soli 1790 mm. L’altezza della sella è pari invece a 830 mm; 790 mm nel caso in cui si opti per il kit sospensioni ribassate.
Occhio ai dettagli
Chi conosce bene il modello non tarderà a scovare le altre differenze: arrivano infatti una serie di particolari ereditati dalla Multistrada V4. Gli specchietti retrovisori, per esempio, ma anche i cerchi in lega e le già citate pedane poggiapiedi. Inoltre è stato rivisto il montaggio dei serbatoietti freno e frizione, separandoli dai paramani, per aumentare la robustezza della moto anche in caso di caduta.
Altra differenza della Multistrada V2 rispetto alla Multistrada 950 è la grafica che riporta il nome della moto su entrambi i lati. La gamma colori è composta dalla classica colorazione “Rosso Ducati” con cerchi neri, disponibile sia per Multistrada V2 che per Multistrada V2 S, e viene completata dall’inserimento della nuova livrea “Street Grey” con telaio nero e cerchi “Rosso GP”, ordinabile solamente per la versione S.
Si è messa a dieta
Non si nota a occhio nudo ma rappresenta un’evoluzione importante l’alleggerimento di 5 kg in totale, che ferma ora l’ago della bilancia a quota 199 kg. Nel dettaglio, frizione, tamburo cambio e bielle, nuovi, hanno portato a un risparmio di circa 2 kg. I cerchi in lega di derivazione Multistrada V4 pesano invece 1,7 kg in meno, contribuendo a migliorare anche la dinamica del veicolo (optional i nuovi cerchi a raggi che garantiscono una riduzione di peso ancora più sensibile).
Tornando a cambio e frizione, è stato facilitato l’inserimento della folle quando la moto è ferma. Migliora la precisione e la dolcezza nella selezione delle marce, specialmente nell’utilizzo con Ducati Quick Shift (DQS) Up & Down (di serie nella versione S). La frizione passa da 10 a 8 dischi, mentre il tamburo del cambio ruota ora su cuscinetti, per un minore attrito. Ultimo ma non meno importante, la molla della leva cambio è più caricata in modo da evitare che il sistema rimanga fermo nelle posizioni intermedie, risultando quindi più preciso. Gli intervalli di manutenzione della Multistrada V2 sono previsti ogni 15.000 km o 12 mesi, con controllo gioco valvole ogni 30.000 km.
Piacevoli conferme
Non ci sono variazioni – del resto non erano nemmeno così necessarie – in tema di tecnologia a partire dalla piattaforma inerziale IMU. Ecco dunque quattro Riding Mode (Sport, Touring, Urban, Enduro), il Ducati Traction Control (DTC) regolabile su 8 livelli, l’ABS Cornering regolabile su 3 (al livello 1 offre la funzionalità “only front”, non cornering).
Inoltre, il sistema Vehicle Hold Control (VHC) supporta il pilota nelle fasi di partenza in salita. Si attiva a moto ferma e con cavalletto laterale retratto: in sostanza, l’elettronica mantiene fermo il veicolo intervenendo attivamente sul freno posteriore. Questa funzionalità si disattiva automaticamente dopo 30 secondi se non viene utilizzata.
Connettività al top
Una moto moderna non può fare a meno della connettività. Partendo dall’interfaccia, c’è un display LCD per la Multistrada V2, un display TFT a colori da 5” ad alta risoluzione per la versione S. Entrambe le versioni sono predisposte per l’integrazione con il Ducati Multimedia System. Per il resto, nel frontale della Multistrada V2 spicca il proiettore a lampada con il tipico design della famiglia Multistrada. Al posteriore c’è un faro a LED, che utilizza il sistema Ducati Brake Light (già sviluppato sulla Multistrada V4): in caso di frenata violenta questo sistema attiva automaticamente il lampeggio della luce posteriore in modo da segnalare al meglio il brusco rallentamento.
Nella versione S, il faro anteriore è del tipo full LED, dotato della funzione Ducati Cornering Lights (DCL) che ottimizza l’illuminazione della sede stradale in curva sulla base dell’inclinazione della moto. Sulla Multistrada V2 è disponibile la disattivazione automatica delle frecce dipendente dall’angolo di piega. Grazie all’utilizzo della Piattaforma inerziale IMU le frecce si spengono dopo aver terminato la svolta oppure dopo una percorrenza prolungata.