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Prova Yamaha XT1200ZE Super Ténéré 2014

Sospensioni a regolazione elettronica, motore rivisto, ritocchi a ergonomia e protezione. La Super Ténéré affronta il 2014 con tanta grinta e molti contenuti in più

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Con 15.390 euro la Super Ténéré 2014 offre, infatti, un pacchetto assolutamente completo, che va dal Ride By Wire con doppia mappatura (Yamaha lo chiama D-mode) all’ABS con sistema di frenata integrale, al controllo di trazione TCS regolabile su due livelli, oltre che disinseribile passando per il cruise control e manopole riscaldate. C’è da chiedersi perchè, avendo fatto trenta, in Yamaha non abbiano fatto 31 regalando alla Super Ténéré anche la possibilità di disinserire l’ABS nella guida Off Road.

Yamaha Super Ténéré 1200

Sospensioni a regolazione elettronica

Il vero plus arriva, comunque, dalle sospensioni a regolazione elettronica, che Yamaha ha portato al debutto lo scorso anno sulla turistica FJR e che ora arriva anche sulla maxi enduro. Il sistema sviluppato da Yamaha assieme a Kayaba agisce sull’idraulica (compressione ed estensione) della forcella, e su quella del monoammortizzatore, oltre a modificare il precarico di quest’ultimo. Tutto secondo logiche di carico (pilota- pilota e bagagli, pilota e passeggero, pilota passeggero e bagagli) e di smorzamento (Standard-Soft-Hard) e tutto gestito comodamente dal blocchetto sinistro. Tra macro regolazioni e regolazioni fini (ogni macro settaggio ha sette “sottolivelli”), il sistema prevede in tutto 84 combinazioni, tra cui è impossibile non trovare quella più adatta ai nostri bisogni e/o desideri. Le sospensioni a regolazione elettronica possono sembrare un di più finché non si usano, perché poter cambiare l’assetto al volo secondo il bisogno rende di fatto le regolazioni delle sospensioni realmente utili. Provate a immaginare di dovervi fermare prima di un bel tratto misto a cui vi siete avvicinati in tutto comfort, e mettere mano al cacciavite. Qui, invece, basta un click.

Motore

Se le sospensioni costituiscono l’aggiornamento più vistoso, in realtà i tecnici di Iwata hanno messo mano a molti altri elementi della moto. A partire dal motore, che pur restando invariato nel layout e nella gran parte dei componenti, riceve nuove camme, condotti, pistoni (con cielo differente), parastrappi in gomma negli ingranaggi di prima e seconda e nuove mappature. L’obiettivo dei tecnici era regalare al twin Yamaha un po’ più di personalità e brio a quei regimi in cui non ha mai brillato troppo. Gli ingegneri hanno cercato di riempire un po’ la curva di coppia e di differenziare di più le mappe “T” (Touring, la più tranquilla) e “S” (Sport, la più aggressiva), che in passato erano un po’ troppo simili. Il risultato di questa ricerca ha portato in dote due cavalli e una manciata di Nm in più: ora la Yamaha è accreditata di 82,4 kW (112 cv) a 7.250 giri con una coppia di 117 Nm a 6.000 giri.

Ergonomia

Tra le novità va citato anche l’arrivo del cruise control. Già che c’erano gli uomini Yamaha sono intervenuti su altri dettagli: cambia il manubrio, sempre a sezione conica ma ora in alluminio e montato su riser differenti (diversa la conformazione); la stampella laterale è in alluminio e il plexiglas tutto nuovo per forma e dimensione, oltre ad essere ora regolabile in altezza senza l’ausilio di alcun attrezzo (anche se la procedura appare un po’ complessa…). Tutta nuova la strumentazione, interamente digitale, che richiama da vicino quelle utilizzate sulle moto da Rally. Insomma le evoluzioni vanno ben oltre l’arrivo delle sole sospensioni a regolazione elettronica, che già da sole rappresentano un punto di interesse importante, soprattutto perché la Yamaha Super Ténéré è la prima e al momento unica maxi enduro giapponese a rivaleggiare alla pari, quanto a dotazione, con le migliori europee del mercato.

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