I numeri parlano chiaro: nel primo semestre di uno degli anni più difficili del mondo moto, la BMW R 1200 GS continua a rappresentare l’oggetto più desiderato e apprezzato per i motociclisti italiani, con 1.706 unità vendute nel primo semestre, più altre 772 nell’allestimento Adventure. L’enduro di Monaco è ancora oggi un traguardo per molti motociclisti, al pari di pochi modelli della concorrenza europea. Il perché è presto detto: l’usato mantiene valore e le doti dinamiche la mettono al riparo dalla crisi che sta toccando in modo trasversale tutta la produzione a due ruote.Ma veniamo al punto. La nuova GS è prossima alla commercializzazione: con certezza la vedremo al Salone di Colonia in autunno, dove sarà senza ombra di dubbio la regina della kermesse. Potremo così toccarla con mano e misurarla per la prima volta, sapendo che la rivedremo in Italia da lì a poco in occasione dell’EICMA.Nel frattempo abbiamo avuto modo di farci qualche idea in più su come sarà. La prima analisi fotografica di dicembre confermava una radicale rivistazione, con un diverso posizionamento di tutta la parte meccanica e ciclistica: nuovo motore, probabilmente di maggiore cilindrata, un diverso posizionamento del cardano e del cinematismo della sospensione Paralever.Guardandola con maggiore attenzione ci sembra di riconoscere una soluzione più votata alla guida sull’asfalto: la GS appare leggermente meno alta, con una sella più a misura di mitteleuropeo – ben inteso che è disponibile sul modello attuale l’opzione delle diverse altezze – con in più la sensazione che punti ancora di più a essere regina della strada. Questa nostra supposizione se fosse reale potrebbe dare vita a una differenziazione ancora più esasperata, in futuro, tra la versione “normale” e l’allestimento Adventure.