750 km
Ciclistica e comfort
Abbiamo detto che il pezzo forte del Silence S01+ è il motore, ma dove questo scooter si distingue dai suoi rivali elettrici è nella ciclistica. D’altronde con la propulsione elettrica tirare fuori valori di coppia assurdi e scatti al semaforo da supersportiva non è poi così difficile. La difficoltà sta nell’accoppiare tutta questa “esuberanza” a una ciclistica sana, capace di far divertire anche tra le curve. In questo bisogna riconoscere che i tecnici di Silence hanno fatto un ottimo lavoro. La forcella è un po’ il punto debole della versione standard, a causa della sua tendenza a finire a fondo corsa; sulla versione “Plus” la taratura è più sostenuta e permette di aumentare direzionalità e sicurezza nelle frenate più aggressive, senza penalizzare la capacità di assorbimento, che resta di buon livello.
Menzione obbligatoria per il monoammortizzatore, che grazie alle regolazioni di compressione e precarico, si presta ad accogliere i rider dai pesi e dalle esigenze più disparate. Io peso 65 kg e ho “aperto” completamente la regolazione della compressione, in modo da far lavorare la sospensione al meglio, sia dal punto di vista del sostegno, sia del comfort. Con il passeggero consiglio di indurire leggermente l’ammortizzatore, per avere un po’ più sostegno ed evitare che la batteria tocchi a terra nel caso piegaste più del solito. I freni mettono in mostra un funzionamento corretto: avrei preferito un po’ più di mordente davanti ma devo riconoscere che la potenza frenante è in linea con la maggior parte degli scooter sul mercato. La presenza del sistema CBS non disturba e permette a chi vuole fare il fenomeno di esibirsi con qualche ingresso in curva di traverso. Data la buona qualità dei materiali utilizzati, l’attenzione negli assemblaggi e i dettagli sfiziosi come il rivestimento della sella, l’ABS – almeno sull’asse anteriore – non avrebbe certamente sfigurato.