Continua la febbre degli scooter adventure. Questa volta è il turno di Aprilia, che ha deciso di sfruttare l’euforia del momento per lanciare i nuovi Aprilia SR GT. A differenza di quanto visto con l’Honda ADV 350 non parliamo di medie cilindrate ma di cubature più piccole: uso il plurale perché le motorizzazioni disponibili sono due, 125 e 200, che differiscono (quasi) solamente nella cilindrata. I due nuovi arrivati hanno l’arduo compito di ripotare, dopo l’SXR, il marchio di Noale nel mondo degli scooter. Della dotazione vi abbiamo già parlato nel nostro articolo di presentazione; tuttavia un breve ripasso per rinfrescarsi la memoria non guasta.Il motore del 125 non è altro che il monocilindrico i-get raffreddato a liquido da 11 kW che equipaggia già il Piaggio Medley. Anche l’unità dell’SR GT 200 deriva da quella del Medley, ma è stata completamente rivista. Infatti la cubatura è di 174 cc e i kW disponibili sono 13. Il telaio, monoculla in acciaio con rinforzi in lamiera, è stato progettato da zero. Il gruppo sospensioni è composto da una forcella marchiata Showa da 33 mm di diametro e 122 mm di escursione, mentre al posteriore troviamo una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico, in grado di offrire 102 mm di escursione. Le ruote in lega calzano pneumatici tubeless da 110/80 davanti e 130/70 dietro con il diametro rispettivamente di 14” e 13”. Completa la dotazione tecnica l’impianto frenante Nissin con disco anteriore a margherita da 260 mm e pinza flottante a doppio pistoncino; il disco posteriore, a margherita per il 200, ha 220 mm di diametro e la pinza flottante a doppio pistoncino. Se siete amanti dei dettagli sfiziosi sappiate che le tubazioni dell’impianto frenante sono in treccia metallica. La differenza di prezzo tra le due motorizzazioni è di soli 200 euro, con il 125 che parte da 3.990 euro e il 200 da 4.190 euro. A marzo arriveranno anche le versioni più ricche denominate “Sport”.
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Perché non optare per uno scooter di maggior cilindrata, magari più congeniale al marchio veneto, che da sempre è sinonimo di sportività all’ennesima potenza? Innanzitutto, come abbiamo visto con la famiglia 660, Aprilia sta rilanciando il marchio “partendo dal basso”, cioè cercando di soddisfare le esigenze di quanti più motociclisti possibili. E poi non dimentichiamoci che il mercato italiano non rappresenta certo l’unico obbiettivo di un’azienda di questo calibro: i mercati asiatici, soprattutto, richiedono a gran voce cilindrate più piccole e gestibili per muoversi facilmente all’interno di città sempre più trafficate.
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