La prima moto M
Oggi è un giorno importante perché questo è un modello storico per la casa dell’elica. Per la prima volta nella sua storia, infatti, una moto BMW ha nel nome quella M di Motorsport che ha fatto battere il cuore di tanti appassionati di auto. Le M non sono auto normali, sono il meglio di quanto è in grado di offrire BMW. L’arrivo della M anche su una moto significa una sola cosa: ambire a giocarsela con i migliori. In Superbike la BMW M 1000 RR sta iniziando a farsi vedere nelle posizioni che contano. E tra i modelli di serie? Beh oggi abbiamo la possibilità di capirlo, in una giornata in cui il quattro cilindri in linea BMW sarà protagonista.
Confronto one – to – one
Il fatto di avere disponibile anche la S 1000 RR e di poter fare un confronto ravvicinato è sicuramente molto utile per capire dove la M 1000 RR è migliore della sorella meno estrema. Siccome della BMW M 1000 RR vi ho già parlato in modo molto approfondito nel video di presentazione, e nell’articolo sul sito, qui vado più velocemente al sodo ricordando però qualche dato importante. La potenza prima di tutto: 212 cavalli e la coppia di 113 Newtonmetro. Il limitatore si sposta a 15.100 giri tutto questo è possibile grazie a un corposo alleggerimento degli organi interni. Pistoni forgiati, bielle in titanio. Insomma, qui dentro c’è roba di gran pregio.
Ali obbligatorie
Impossibile non notare le ali aerodinamiche che dominano il cupolino ma quello che probabilmente si nota molto meno ma è molto molto importante è la diversa configurazione della ciclistica che non solo vanta più possibilità di regolazione, ad esempio per l’altezza del pivot, ma ha anche quote completamente differenti da quelle della S 1000 RR. Riassumendo, la M 1000 RR è una moto più lunga, con maggiore avancorsa e uno sterzo più chiuso. Logico che cerchi maggiore maneggevolezza, che trova grazie anche ai cerchi in carbonio che qui sono di serie e tolgono parecchio peso alle masse non sospese. 192 sono i chili in ordine di marcia della M 1000 RR.
Sospensioni meccaniche
Tra le cose da segnalare l’adozione di sospensioni meccaniche, la forcella è una Marzocchi con steli di 45 mm di diametro e l’elettronica più raffinata mai montata su questa moto con ben 7 Riding mode di cui 3 personalizzabili, due curve di risposta del motore e altre cosette interessanti come pit limiter e launch control. Insomma, c’è tutto quel che serve per farsi valere nel segmento delle Superbike più esoteriche.
E adesso andiamo a provarla.