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Prova Honda Forza 750, la moto dentro

Nasce da una costola (anzi da tutto lo scheletro) dell’X-ADV ma declina il concetto in chiave più stradale. Il nome “pesante” è quello della famiglia degli scooter premium Honda. E il Forza 750 non lo tradisce

TRE PILASTRI

Per meglio comprendere la genesi che ha portato alla creazione del nuovo Honda Forza 750 occorre partire da tre pilastri della produzione Honda.

Honda Forza 750 2021

Il primo: la famiglia Forza, nata nel 2000 in Giappone con il Forza 250 (qui da noi si chiamava Jazz). Una famiglia che si è allargata negli anni aggiungendo cilindrate e dotazioni, ultimo in ordine di tempo proprio il nuovo Honda Forza 350. Di Forza ne sono stati venduti 100.000 solo in Europa.

UNA BASE DI SUCCESSO

Il secondo è la famiglia NC. Motore montato fisso nel telaio, forcellone motociclistico, forcella a doppia piastra e trasmissione a catena. Una base da cui creare moto e scooter. La stessa base su cui sono nati molti modelli Honda di successo degli ultimi anni. Dalla NC750X all’X-ADV passando per l’Integra, il primo a utilizzare questa piattaforma.

DOPPIA FRIZIONE ATTO QUARTO

Il terzo è il cambio DCT a doppia frizione, soluzione tecnica ormai giunta praticamente alla quarta generazione che ancora oggi solo Honda può vantare. 140.000 moto vendute dal 2010 montano questo cambio. Ecco, se unite tutti i puntini capite come è nato Honda Forza 750 la moto con lo scooter dentro.

DA DOVE NASCE

Vista l’indole stradale si potrebbe pensare che il Forza 750 derivi dall’integra. Sbagliato. La base di partenza è l’X-ADV con cui il Forza 750 condivide telaio, ruota posteriore da 15 pollici e vano sottosella da 22 litri (+ 1 rispetto all’X-Adv del 2020), illuminato e dotato di presa USB C. Da quest’anno di vano se ne aggiunge uno da poco più di un litro piazzato nel retroscudo (spazio liberato dal freno a mano piazzato ora sopra al manubrio). Bene ha fatto Honda a partire da qui, dall’X-ADV, rimediando a quello che era uno dei punti deboli dell’Integra.

ATTITUDINE PREMIUM

Honda Forza 750 2021

In generale, comunque, il Forza ha tutt’altro aspetto rispetto al suo predecessore stradale. Seguendo un po’ quanto fatto con X-ADV Honda ha spinto forte su design e personalità. Necessari per un mezzo che in listino arriva a 11.590 euro. Non ce ne voglia l’Integra, ma l’Honda Forza 750 ha tutt’altro appeal: è moderno, sfaccettato, sportivo. Inoltre è fatto veramente bene non ha nulla che dia l’idea di economico. A dirlo sono il design, ma anche la dotazione con un nuovo cruscotto TFT da 5 pollici veramente completo (e connesso), la forcella a steli rovesciati Showa SFF-BP, le pinze radiali, il forcellone di alluminio che agisce su un leveraggio progressivo.

SELLA BASSA

Honda Forza 750 2021

Base di partenza Honda X-Adv dicevamo, da cui però il Forza 750 si distingue per posizione di guida, altezza da terra e spazio per i piedi. Il manubrio è più stretto, la sella è a 790 mm da terra, si tocca meglio, anche se la zona dove passano le gambe resta larga. La pedana aumenta lo spazio per i piedi del 50% rispetto a X-ADV. Il peso? 235 kg con il pieno.

EURO5 MA PIÙ POTENTE

A cambiare, anzi sarebbe meglio dire ad evolversi è anche il motore che a quanto dichiara Honda è omologato Euro 5 ma vede la potenza crescere del 5% rispetto al motore precedente con anche un po’ di allungo in più.

Bicilindrico in linea a corsa lunga offre 58,6 cv a 6.750 giri con una coppia di 69 Nm a 4.750 giri. Rispetto al motore del 2020 il rinnovato bicilindrico (condiviso con il nuovo X-ADV) ha perso peso nelle masse in movimento alleggerendo pistoni e albero motore.

TUTTO IN UN DITO

Migliora anche il comparto elettronico che diventa davvero sofisticato soprattutto se pensiamo che il Forza 750 è “solo” uno scooter. 4 i Riding Mode disponibili che agiscono su erogazione della potenza, freno motore, controllo di trazione, e logiche del cambio DCT. La mappatura User è quella totalmente personalizzabile che consente di scegliere in modo puntuale ogni controllo.

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