RIDE
Ma alla fine come va la Voge Valico 500? Diciamo che la premessa sono i 5.900 euro richiesti per il suo acquisto, cifra che come già detto include anche il tris di borse di alluminio. Un kit che su altri modelli premium a momenti costa come una Voge intera… È chiaro che con una cifra del genere anche le pretese devono essere adeguate, tuttavia la Valico 500 fa il suo, anzi fa anche un pezzettino di più.
COMODA, ANCHE PER VIAGGIARE
Partiamo dalla posizione di guida, ergonomia azzeccatissima per conformazione della sella -morbida), triangolazione con pedane e manubrio che è molto largo e dritto. A livello di comfort la Voge Valico 500 DS è messa molto bene, è una moto con cui puoi farci davvero tanta strada, e anche la protezione aerodinamica non è affatto male, sia quando si decide di usare il cupolino basso che lascia ovviamente un po’ scoperta la parte alta del casco, sia ovviamente quando si decide di utilizzare il cupolino in posizione rialzata. Restano fuori un po’ le spalle ma davvero si viaggia molto bene.
MOTORE TRANQUILLO
Non vi aspettate prestazioni da urlo il bicilindrico in effetti è abbastanza tranquillo nell’erogazione, più regolare che vivace, sale di regime senza picchi né flessioni particolari. È un motore piuttosto “piatto”, che Voge ha scelto di aiutare con una rapportatura corta, che lo fa girare un po’ alto quando si viaggia in autostrada. Morbido, quindi, come temperamento e con un cambio nella media ha un pizzico di on-off che ai avverte un po’ nella guida in città o nelle ripartenze da gas completamente chiuso a bassa velocità.
PICCOLA MA GRANDE
È una moto che segue un po’ la filosofia Benelli che con la TRK 502 è riuscita a sbaragliare il mercato. Moto quindi importante nelle dimensioni, in sella non hai mai l’impressione di essere su una “motoretta”, con un motore da 43 cv che fa il suo senza eccedere. È chiaro che con il tris di borse che hanno un impatto aerodinamico notevole non si può pensare di avere velocità di crociera da grande GT. Quella della Voge oscilla tra i 120-125 all’ora. Oltre si può andare, naturalmente ma senti che il motore è un po’ “impegnato”.
Senza borse la brillantezza cambia notevolmente non solo per i 12 kg in meno di peso ma anche per il miglioramento aerodinamico. Se non avete necessità di montare sempre le borse, quindi, lasciatele pure a casa, ne beneficia anche il consumo che nella mia prova si è attestato sui 5.2 litri/100 km, senza borse si può far anche meglio.
MORBIDA, FIN TROPPO
Morbida e confortevole, la Valico 500 è una moto con cui ti vien voglia più di andare a spasso o a media andatura piuttosto che spingerti al limite della guida sportiva. E se per il posteriore l’assetto lo trovo centrato, è l’avantreno il punto debole della Valico. Purtroppo la forcella non regolabile è molto morbida, tende ad affondare repentinamente e in alcune situazioni incappa in qualche fondo corsa. Questo a volte fa perdere un po’ di bilanciamento dinamico alla Valico 500, un peccato perché con un po’ di sostegno in più si godrebbe di una ciclistica che alla fine è piuttosto sana.
OCCHIO ALLA PRESSIONE
Una cosa che ho anche notato (e i sensori TPMS in questo sono di grande aiuto) è la particolare sensibilità della Valico alla pressione del pneumatico anteriore. Al momento del ritiro la pressione era un po’ sotto la norma (-0.4 bar), riportata ai canonici 2.5 bar la situazione è migliorata andando in supporto anche della forcella. Per cui occhio alle pressioni, regola generale del resto.
Un altro intervento che farei sulla Valico è quello ai silentblock su cui sono montati i riser del manubrio. Davvero troppo morbidi. Di sicuro sono un grande aiuto nei confronti della riduzione delle vibrazioni, un po’ fastidiosi però soprattutto in frenata visto che il manubrio tende a muoversi in avanti.
COME FRENA?
Frenata con cui chiudo il capitolo guida. Nella norma, senza eccessi, l’impianto è di qualità, il materiale scelto per le pastiglie piuttosto “conservativo” potenza ce n’è ma i comandi richiedono un minimo di energia. Buono l’ABS che non è di tipo sportivo ma non è nemmeno animato da eccesso di zelo e entra in azione davvero solo quando è chiamato in causa.