RIDE
Leggera, agile. L’Euro 5 alla fine non ha penalizzato la bilancia perché la Yamaha MT-07 2021 ha mantenuto più o meno lo stesso livello di potenza e pesa solo 1 kg in più rispetto al modello che l’ha preceduta, ossia 184 chili in ordine di marcia. La moto sicuramente riesce a unire la capacità di essere realmente alla portata di tutti, non a caso il 43% di MT-07 vendute vanno ai neopatentati A2, ma anche di dare soddisfazione a chi in moto ci va da un po’.
Facile con brio
Soprattutto dopo gli interventi alle sospensioni del 2018, che hanno reso la forcella più sostenuta, evoluzione confermata sul modello 2021, la Yamaha MT-07 riesce a divertire perché ha un motore pimpante, sempre pronto e voglioso di accelerare, e non nega eventuali velleità da stuntman. La moto è corta, reattiva, leggera. C’è tutto quel che serve per una guida attiva ma al tempo stesso disimpegnata: quando scendi dalla Yamaha MT-07 2021 non sei stanco, ti sei solo divertito. Il lavoro per l’Euro 5 non ne ha penalizzato il carattere, nemmeno quello sonoro, eliminando qualche trascinamento sì ma non il suono “giusto”, che deve arrivare alle orecchie.
Cambia la postura
Differenze in sella? Tutta la zona di passaggio delle gambe sulla Yamaha MT-07 2021 è stata ridisegnata, ma soprattutto chi ama questo genere di moto apprezzerà il fatto che il manubrio è 30 mm più largo, ma anche più vicino di 10 mm e più alto di 12. Una postura leggermente più rialzata, quindi, con un timone maggiore che enfatizza la maneggevolezza della moto.
Leggerezza sopra a tutto
Se nel 2020 la MT-07 è stata l’ottava moto più venduta in Italia e la prima naked in assoluto un motivo c’è, e si capisce guidandola. Leggerezza e facilità di guida emergono subito, è una moto quasi funambolica per quanto è agile e reattiva, il bello è che dimostra come si possa essere facili senza essere affatto noiosi.
Motore dolce, ma con l’anima
Perché il motore è davvero molto pronto, ben collegato al polso destro, poco on-off (quasi nulla) e una curva di coppia azzeccatissima che spinge bene ai bassi e ai medi, appiattendosi un po’ agli alti ma allungando comunque fino a oltre 10.000 giri. Il bicilindrico CP2 fa di tutto per farsi amare e per non mettere in difficoltà chi guida: è pronto ma docile e obbediente a rispondere ai comandi del gas. Non è mai sopra le righe, è sempre controllabile e consuma poco: alla fine della nostra prova di 200 km su un percorso misto il computer di bordo misurava 5,6 litri per 100 chilometri, circa 18 km/litro.
Leggerezza e facilità di guida emergono subito, è una moto quasi funambolica per quanto è agile e reattiva, il bello è che dimostra come si possa essere facili senza essere noiosi
Freno meglio
Apprezzo la scelta di aumentare il diametro dei dischi dei freni anteriori, non c’è stata una rivoluzione nella frenata ma ora il comando richiede meno sforzo e tutto questo contribuisce a limitare lo stress di guida.
Analogica per scelta
Un’ultima considerazione: Yamaha in questo segmento continua a credere nella moto analogica. Non ci sono controlli sulla MT-07, manca il cambio elettronico e la frizione antisaltellamento, elementi che effettivamente potrebbero essere utili al pubblico a cui la Yamaha si rivolge e che alla luce dei nuovi arrivi del segmento potrebbero essere un punto a sfavore. In questo caso, però, il prezzo è vincente, visto che le concorrenti costano almeno 1.000 euro in più. A voi la scelta.