Anche il trial va in elettricoArriva a sorpresa al Tokyo Motorcycle Show la Yamaha TY-E. Sarà una delle nuove protagoniste del campionato FIM di Trial elettrico che si disputerà su due prove nel 2018. Yamaha si è buttata quindi in una disciplina (il trial) che fino a quando il motore è stato termico non ha mai seguito troppo. Ora però cambiano le cose. Se pensiamo a dove si svolgono le gare di trial (in mezzo ai boschi o nei palazzetti) viene piuttosto naturale pensare che quella dell’adozione del motore elettrico sia una evoluzione logica.Perfetto per il TrialAncor più naturale se consideriamo le caratteristiche che sono richieste a un motore per essere efficace in questa particolare disciplina. Tanta coppia, tutta subito. E il motore elettrico che eroga il massimo della sua coppia a 0 giri (quindi fin dal primo secondo) non può che essere la soluzione ideale. Resta l’incognita peso, le moto da Trial sono delle piume e le batterie potrebbero essere un problema. Non per Yamaha che per la TY-E annuncia un peso inferiore ai 70 kg grazie a una compatta batteria (le trial non hanno esigenza di grandi autonomie, stanno più ferme che in movimento…) alloggiata all’interno del telaio monoscocca in carbonio.Reparto specialeNata dal reparto “Evolving R&D” di Yamaha, una sorta di reparto speciale dove i tecnici studiano con una sorta di “volontariato” i progetti più avanzati, la TY-E utilizza a differenza della maggior parte delle moto elettriche anche una frizione, multidisco in bagno d’olio, che aiuterebbe il pilota negli “scatti” tipici del Trial, necessari per superare ostacoli apparentemente (per noi umani) inaffrontabili.Siamo solo all’inizio Come dicevamo sono due le gare di E-trial previste quest’anno Auron in Francia il 14-14 Giugno e Combiain du Pont in Belgio il 21-22. Insieme a Yamaha vedremo altre novità del trial elettrico. Dopo il TT, la MotoGP anche il trial sposa l’elettrico. La strada degli elettroni è sempre più affollata anche per quel che riguarda le moto.