Diciamo che ora manca solo il numero 46 sullo scudo per completare l’opera, arriverà probabilmente l’anno prossimo, ma intanto l’operazione sportività, operata da Yamaha sui suoi Aerox, anche considerando il numero di ragazzi che li “googolano”, pare essere andata a buon fine. Sfacciatamente sportivo l’Aerox R si ispira come sempre alle grafiche delle supersportive di Casa Yamaha R6 e R1 mantenendo la linea che lo ha reso famoso tra i più giovani.
La sella si sdoppia a ospitare l’accesso ai serbatoi di benzina e olio (quella posteriore) e un vano capace di contenere un casco integrale. Nuovo è anche l’arrivo della strumentazione completamente a cristalli liquidi. Per chi ama il minimalismo arriva anche la versione Aerox Naked: manubrio scoperto strumentazione ridotta ai minimi termini e ammortizzatore con serbatoio del gas separato. La tecnica è in comune per entrambi a partire al motore a 2 tempi da 49 cc passando per il telaio a culla aperta per finire ai freni che crescono nel diametro fino ai 190 mm.
