In casa Yamaha è tempo di staffetta. Dopo aver rivoluzionato il mondo delle Sport Touring facendo apprezzare a tutti una impostazione in sella più eretta, quasi da crossover, per la Tracer 900 arriva il momento della pensione. Per il 2021 la Casa di Iwata lancia infatti le nuove Yamaha Tracer 9 e Tracer 9 GT, entrambe sviluppate attorno alla base meccanica e ciclistica della MT-09, a sua volta rinnovata di fresco.
ABITO LUNGO
Che le novità vadano ben al di là della semplice scomparsa di due zeri dal nome appare chiaro sin dal primo sguardo. Le Yamaha Tracer 9 e Tracer 9 GT sfoggiano infatti un look elegante e moderno, con una sezione anteriore dall’aspetto più importante che in passato. Il merito va sia alla forma più estesa dei pannelli laterali della carenatura sia al parabrezza più ampio, regolabile su dieci posizioni con un’escursione totale di 50 mm. La linea è poi impreziosita da una nuova fanaleria a LED.
SU MISURA
Oltre che ben protetto, il pilota delle Yamaha Tracer 9 e Tracer 9 GT può contare su una posizione di guida adattabile a ogni esigenza e alle più diverse corporature. La sella è 15 mm più bassa che in passato e può essere regolata facilmente su due altezze. L’ergonomia può essere modificata anche sistemando le pedane 15 mm più in alto o più in basso e variando la posizione standard del manubrio in avanti di 9 mm e verso l’alto di 4 mm. Alle sue spalle spicca una nuova strumentazione digitale multifunzione con doppio display TFT da 3,5 pollici.
ALTA TECNOLOGIA
Questa è solo la punta dell’iceberg rappresentato da una dotazione tecnologica di prim’ordine. Le Yamaha Tracer 9 e Tracer 9 GT dispongono infatti di serie di una piattaforma inerziale a sei assi pensata in origine nientemeno che per la R1. Questa IMU dialoga costantemente con la centralina, che elabora i dati ricevuti in tempo reale e gestisce in modo integrato i sistemi di controllo della trazione (TCS), dello slittamento (SCS), dell’impennata (LIF) e del freno (BC). I dispositivi possono essere regolati in un colpo solo in modo più sportivo o turistico scegliendo la modalità 1 o 2. Con la 3, invece, il pilota può combinare a piacere i tre livelli d’intervento del TCS, con le tre impostazioni SCS (eventualmente disattivabile) nonché con le tre impostazioni LIF. I vari incroci permettono di avere 48 combinazioni diverse.
IN PUNTA DI DITA
Tutto qui? Nemmeno per sogno. Grazie al D-Mode, con le Yamaha Tracer 9 e Tracer 9 GT si può scegliere anche tra quattro modalità di guida, tra cui una inedita, perfetta per le condizioni di pioggia. Di serie c’è anche il cruise control, che può essere attivato quando si viaggia dai 50 km/h in su in quarta o in una marcia superiore.
MR MUSCOLO
Il motore è lo stesso tre cilindri CP3 Euro 5 da 890 cc impiegato sulla MT-09. Potenza e coppia massime sono rispettivamente di 119 cv e 93 Nm. Quest’ultimo picco si registra a 7.000 giri, ovvero 1500 giri in meno rispetto a prima, a tutto vantaggio della corposità dell’erogazione. Il telaio è di tipo Deltabox in alluminio pressofuso, così come in alluminio è il forcellone, più lungo di 60 mm di quello della MT-09, per un interasse di 1.500 mm. L’accoppiamento tra meccanica e ciclistica avviene grazie a supporti motore specifici, diversi da quelli della sorella nuda.
UNA BELLA DIFFERENZA
A proposito di differenze, vale la pena di mettere bene a fuoco cosa ci sia di diverso tra le Yamaha Tracer 9 e Tracer 9 GT, a partire dalle sospensioni. La versione base ha infatti una forcella KYB a steli rovesciati da 41 mm completamente regolabile e un monoammortizzatore sempre KYB dotato di nuovi leveraggi progressivi. La GT dispone invece di un sistema di sospensioni semi-attive a controllo elettronico chiamato KYB Ilctimatic Damper System (KADS) in grado di rispondere istantaneamente alle diverse condizioni di marcia. La regolazione istantanea dell’assetto avviene sulla base dei dati raccolti dalla IMU in base a due regolazioni base, una per la guida sportiva e una per quella più rilassata.
VIAGGI IN PRIMA CLASSE
L’equipaggiamento della Yamaha Tracer 9 GT comprende inoltre il Quick Shift System (QSS), per cambiate senza frizione, luci adattive con funzione cornering e manopole riscaldate, cui si aggiungono le valigie laterali. Ogni borsa può contenere un casco integrale ed è fissata al sottotelaio della moto tramite un sistema di trasporto flottante. Oltre a essere disponibile come il modello standard in rosso o in Tech Kamo, una tinta verde-grigia , la Tracer 9 GT viene offerta anche nell’esclusiva livrea Icon Performance, ispirata alla Yamaha R1M. Yamaha Tracer 9 e Tracer 9 GT arriveranno nei concessionari a marzo rispettivamente a 11.199 e 13.599 euro f.c..