Quante volte abbiamo sentito dire frasi come “Tra la gente comune non c’è più la passione per i motori!” e “Ai giovani non frega più niente delle auto!“? Tante, tantissime, forse anche troppe. Già perché se questa è la regola, le eccezioni non mancano. Lo ha dimostrato la Mazda, che domenica 18 settembre ha chiamato a raccolta la community dei miatisti presso l’Autodromo di Modena. Il tutto con un obiettivo molto ambizioso: provare stabilire il nuovo Guinness World Record per la più lunga parata di auto Mazda di sempre. Missione compiuta: sul tracciato emiliano hanno sfilato in buon ordine 707 Mazda Mx-5 di tutte le epoche, ciascuna – nel suo piccolo – artefice di questo nuovo primato mondiale. E le vetture avrebbero potuto essere anche di più se se spazio lo avesse consentito.
Una grande tribù
Al di là dei numeri, di quello che stato battezzato il Raduno dei Record ha colpito anche la tipologia dei partecipanti. La platea degli appassionati della Mazda MX-5 è composta da un pubblico tanto numeroso quanto variegato ed eterogeneo. Girando nel paddock di Modena si potevano incontrare infatti soggetti di ogni genere, molti dei quali ancora lungi dall’entrare negli anta. Certo, non mancano anche i… diversamente giovani, ma il popolo dei miatisti ha un’età media più bassa rispetto a quella di chi guida altre sportive.
Questione di filosofia
“Bella forza!” potrebbe commentare qualcuno, sottolineando come i prezzi accessibili facciano della Mazda MX-5 un’auto ideale per avvicinarsi al mondo delle sportive. Un’analisi del genere, basata solo su questioni economiche, è però un po’ sbrigativa e superficiale. Compatta e leggera, la mazdina è infatti un’auto con una personalità unica, che regala emozioni intense senza per questo imporre troppi sacrifici nell’uso quotidiano. Non è dunque una scelta vorrei-ma-non-posso, quanto invece un’opzione interessante anche per chi potrebbe permettersi ben altro in termini di potenza e prezzo. Talvolta, infatti, se ne mette una in garage anche chi ha diverse supercar e ogni vuole concedersi un giro su un’auto di vecchia scuola (baricentro basso, motore anteriore, trazione posteriore, cambio manuale…), pur se moderna in tutto e per tutto.
Su misura
Se il discorso di cui sopra vale soprattutto per le Mazda MX-5 di quarta e ultima generazione, le cosiddette ND, quelle più datate, alcune delle quali ormai trentenni, si prestano invece bene anche al tuning. Semplicità costruttiva, una buona resistenza e una notevole sensibilità agli interventi sull’assetto fanno anche della MX-5 una tre le auto preferite di chi vuole dedicarsi ai track day senza spendere una fortuna. Oltre alle personalizzazioni estetiche, a Modena si sono viste anche tante MX-5 ipervitaminizzate, con turbine e scarichi tonanti, quando non addirittura con motori trapiantati da altri mezzi. Cronometro alla mano, c’è chi giura che sulle piste tortuose la giapponesina sappia dare filo da torcere a supercar blasonate e la cosa pare assolutamente credibile.
La monoposto della start-up
A proposito di elaborazioni, in occasione del Raduno dei Record la start-up Gorgona Cars ha svelato in anteprima mondiale la sua prima realizzazione. Si tratta della MX-5 NM, un’interessante variazione sul tema della MX-5 NA di prima generazione. Come racconta TopGearItali.com, le lettere della sigla NM stanno per Nuda e Monoposto. Privata del parabrezza e dotata di un tonneau che copre la parte destra dell’abitacolo, la Gorgona Cars MX-5 NM è dotata del motore SkyActiv 2.0 da 184 CV dell’attuale MX-5 ND. La potenza può però salire a 225 CV con pochi e sapienti interventi mentre le altre modifiche fanno scendere il peso a soli 830 kg e raddoppiano la rigidezza torsionale. Per il momento l’auto è definita una concept, ma l’idea in Gorgona Cars è di omologare l’auto e avviare presto una piccola produzione.