Road King Special
Dopo una prima parte di test ride con la più “vestita” delle Harley Touring (insieme alla Road Glide Limited) sono passato al suo estremo opposto: la Road King Special, priva anche del più piccolo parabrezza. Che dire? L’abito fa il monaco, ma andiamo con ordine.
Sì, curvare
Innanzitutto la prova della Road King Special l’ho fatta sullo stesso percorso dell’andata, in senso inverso e con una piccola variante su un tratto di strada più guidato. Ed è proprio questa variante che mi ha permesso di apprezzare la piacevole guidabilità della moto. I 41 kg di peso in ordine di marcia in meno rispetto alla Ultra Limited, oltre al fatto di non avere “l’appendice” del bauletto, la rende molto più precisa, intuitiva, facile. Ovviamente la Road King Special non si può definire una moto agile, ma non era questo l’obiettivo di chi l’ha progettata e messa a punto, né tantomeno di chi la compra.
Il motore, una conferma
A spingere la Road King è lo stesso Milwaukee-Eight® 114 Twin-Cooled della Ultra Limited. Grazie però al peso più basso (375 kg in ordine di marcia), la Road King Special mi ha dato l’impressione di essere più brillante nelle risposte. Ciò che non cambia di una virgola nelle due applicazioni sono la sensazione di “vitalità” del motore e la risposta secca e metallica del cambio. Bene così.
Le buche le senti tutte
Qualche collega più esperto di me mi ha garantito che, rispetto al passato, le Harley di oggi sono delle poltrone, anche la Road King Special. Non ho il minimo dubbio a riguardo, ma è innegabile che le moto comode siano altre. Sono anche perfettamente consapevole che chi ama questo marchio non ricerca il compromesso. Anzi, lo guarda con disprezzo. Per tutti gli altri, beh, sulle sconnessioni più “brevi” tipiche della città le risposte sono secche e negli avvallamenti presi a velocità più sostenuta l’escursione è minima.
Santa elettronica
Tornando alle curve, la maggior confidenza che mi ha subito concesso la Road King Special si è tradotta in un ritmo più alto. Peccato che l’asfalto fosse ancora bagnato e che le foglie autunnali sulla strada non siano amiche dell’aderenza gomma-asfalto, soprattutto quando la prima deve gestire i 163 Nm di coppia di cui sopra. Poco male: il controllo di trazione ha tagliato ogni eccesso, in modo peraltro discreto e poco invasivo.
Tanta elettronica
Per fortuna fra le novità introdotte con la gamma 2020 c’è anche l’RDRS (Reflex Defensive Rider Systems): il pacchetto di dotazioni elettroniche che rende più sicure accelerazione e frenata. Nel dettaglio, si tratta di controllo di trazione (modalità Standard, Rain e off), ABS e C-ELB. Quest’ultima, in particolare, è la frenata combinata che si attiva in automatico, sia da leva che da pedale, nel caso in cui il motociclista applichi molta forza. Il collegamento invece non è attivo in condizioni di frenata meno impegnativa. Fa parte del C-ELB il sistema che, in base all’angolo di piega della moto, ripartisce la frenata fra davanti e dietro per bilanciare la moto. Non mancano inoltre ABS cornering e C-DSCS, ovvero il dispositivo che controlla la coppia motrice in rilascio, anche in curva. RDRS è di serie di serie sui modelli 2020 LiveWire, CVO, Road King Special, Street Glide Special, Road Glide Special, Ultra Limited, Road Glide Limited.
Le altre novità
Come scritto in apertura, la gamma Touring è stata rivista nella sua interezza. Fra le altre modifiche non ancora trattate, ecco ciò che ha interessato la Road Glide Limited, ovvero il modello che rimpiazza la Road Glide Ultra. Per questa versione, così come per la Ultra Limited, è disponibile la Black Finish Option in alternativa alle finitura cromate. Si tratta di un pacchetto di dettagli di colore nero, che fra le altre cose comprende i cerchi in alluminio pressofuso Slicer II in nero lucido, i medaglioni del serbatoio carburante e dei parafanghi anteriore e posteriore, chiusure e cremagliera, consolle, pedane, manubrio, ghiere, leve, specchi, comandi a pedale e tanto altro. Inoltre, è questa la versione con il Tour Pack: il tris di bauli posteriori. La Road Glide Limited, infine, è spinta dal motore da 114 pollici, mentre la linea è caratterizzata dalla carenatura a “muso di squalo” che, grazie alle prese d’aria Split Stream, limita lo scuotimento della testa del motociclista.