A modo suo anche su strada
Ciò che non si può pretendere dalla Jazz – e non avrebbe senso farlo – è la sportività. Le sue forme, oltre al fatto che sia ibrida, suggeriscono che questa è una macchina tutta praticità ed efficienza. Ed effettivamente bastano due curve per capire che l’assetto è stato messo a punto per il massimo assorbimento delle asperità. E anche in questo Honda dimostra di avere coraggio, perché sono sempre più i marchi che, anche su modelli insospettabili, strizzano l’occhio ai più sportivi con assetti, se non rigidi, di sicuro “consistenti”.Nulla di tutto ciò sulla Jazz. Sulla giapponese rollio è abbastanza evidente e, detto che i limiti di tenuta sono più che buoni e che la stabilità non si discute, di tutto vien voglia tranne che di guidare veloce nel misto. Anche perché il sistema di trazione ibrido (109 cv in totale), abbastanza brillante nelle risposte, tende a diventare un po’ rumoroso quando si schiaccia a fondo il gas. E anche questo è un elemento che sconsiglia ogni eccesso. Ma ora torniamo un attimo a ciò che fa della Jazz una vera Honda.