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Prova KTM 1290 Super Duke R 2020

Motore fenomenale per forza e coppia, ciclistica migliorata e più efficace. KTM rigenera la 1290 Super Duke R e vira in direzione Streetfighter. L’anima però resta sempre quella della Naked che conosciamo. Un po’ più demone, ma ancora angelo

RIDE

Se la prima impressione è quella che conta KTM ha fatto un buon lavoro, partiamo alla mattina per il tour stradale e alla prima rotonda capisco che la Super Duke non ha perso quanto di buono c’era sulla moto precedente. Pronti via e hai la ruota in mano, fa freddo ma le Bridgestone S22 non se ne accorgono. Feeling assoluto. Da subito. Del resto gli arancioni sarebbero stati dei pazzi a snaturarne l’anima perdendo le caratteristiche positive. Ma il primo approccio racconta di una moto che ha effettivamente preso la strada di una maggiore sportività. Il baricentro si è alzato, la distribuzione dei pesi si è spostata leggermente sull’avantreno, c’è  un po’ più di carico sulle braccia. Risultato? ci si sente l’avantreno ancora più in mano che in precedenza.

PIÙ ALTA MA SEMBRA BASSA

La mia percezione, curiosa, dopo i primi chilometri, è che a dispetto del baricentro rialzato (parliamo di 30 mm mica bruscolini, la sella è comunque alla stessa altezza di prima: 835 mm) sembra che la moto sia più vicina al terreno e si percepisce meglio il lavoro degli pneumatici sull’asfalto. Su strada questo si traduce in un maggior feeling è nella capacità della moto di tenere ancora meglio la linea, anche in accelerazione, situazione in cui l’avantreno resta meglio appoggiato nonostante la coppia mostruosa che questo V2 è in grado di scaricare sulla gomma posteriore. Controlli ok, erano e restano di altissimo livello, e mi sarei onestamente stupito del contrario.

LA POTENZA NELLE MANI

KTM 1290 Super Duke R 2020 Arancio Azione su stradaKTM continua quindi a ostentare quella bellissima capacità iniziata con la prima 1290 Super Duke ovvero quella di darti quello che vuoi, quando lo vuoi, ed esattamente come lo vuoi. In questo questa naked è praticamente imbattibile, perché con lei hai sempre la chiara percezione di avere per le mani una bomba. Ma la miccia non è corta, la gestisci, sei tu che comandi e se vuoi andar piano lei ti asseconda. Il tuo polso ha il comando assoluto delle operazioni. Il che con prestazioni del genere non è cosa da poco. Tutto ruota attorno alla grande personalità del bicilindrico LC8, la gestione del gas con la mappatura Street è praticamente perfetta, ha migliorato ulteriormente la risposta che appare più diretta e meno filtrata che in passato. Uno-a-uno, quello che chiedi hai, preciso al millimetro.

SPORT E TRACK PER CHI VUOLE OSARE

KTM 1290 Super Duke R 2020 Azione su stradaVolete ancora meno filtri? Scegliere la mappatura Sport (la Track non l’ho nemmeno provata roba da stuntman), ancora più diretta, forse più adatta per una guida sincopata stop-and-go, ma per me fin troppo reattiva su strada. Sicuramente meno in linea con la guida tonda che si sposa bene invece con il carattere della Super Duke R che con la coppia di cui dispone a ogni regime gradisce marcia alta e scorrevolezza, stile di guida con cui diventa tremendamente efficace.La stessa curva, del resto, la puoi affrontare con tre marce differenti, certo che lei ti porterà sempre fuori, mai lentamente tra l’altro. Marcia alta, dicevo, anche perché oltre i 7.000 giri le vibrazioni iniziano ad arrivare al manubrio, accompagnando una salita di regime che pare ancora più convinta di prima fino a quota 10.000.

CALIBRATA PER LA STRADA

Semplicemente, per strada la Super Duke fa tutto molto bene: Freno, acceleratore, sospensioni, tutto comunica qualità e se un limite ha è quello di anestetizzarti e non farti rendere conto che stai viaggiando a velocità da patente stracciata. A proposito di sospensioni le nuove unità WP Apex e il leveraggio fanno compiere alla moto un bel passo avanti perché hanno un settaggio sostenuto sì ma “partono” molto più facilmente di prima e copiano meglio le micro asperità. In sostanza con questa moto riesci a essere più sportivo ed efficace, ma non hai perso comfort perché KTM non ha esagerato né con la posizione di guida né con la sportività di certe reazioni.

VA GUIDATA TONDA

La Super Duke resta “tonda”, così ama essere guidata, senza indugiare troppo con i freni in mano in ingresso curva, ma pennellando una curva dietro l’altra, situazione in cui dà il meglio perché è precisa nel disegnare traiettorie che poi vien facile gestire solo con il gas, o indirizzando semplicemente lo sguardo. Sul motore c’è poco da dire: era e resta uno dei migliori bicilindrici sulla piazza, capace di viaggiare in sesta a un filo di gas come di spingere con una forza inaudita. Non è un motore solo potente è proprio un motore “forte”, forza che percepisci ogni volta che apri il gas. Il nuovo cambio è più preciso del precedente ma resta sempre un pelo contrastato. Però più vai forte più sembra funzionare meglio.

IN PISTA

KTM 1290 Super Duke R 2020 Azione in pista a portimaoIn pista ho ritrovato la KTM Super Duke che ben conosco. Ovvero la moto con animo hooligan, molto efficace ma non la sportiva privata di carene. Quando si va in pista qualsiasi cosa non ti basta mai, per cui è normale desiderare un manubrio più basso (cosa che si può ottenere ruotandolo un po’ all’indietro, come facevo io quando correvo) o pedane un po’ più arretrate. Più sportiva sì, quindi, ma con la stessa anima di prima. Però la migliore luce a terra (non poca) si traduce in pieghe più accentuate e una migliore efficacia tra i cordoli.

NIENTE VIOLENZA

KTM 1290 Super Duke R 2020 ImpennataCome su strada anche in circuito la Super Duke non va strapazzata ma assecondata, a guidata in modo fluido sa essere velocissima, e se è vero che il sottoscritto ha fermato il cronometro (con la versione kittata dotata di scarico aperto e sospensioni power parts) a pochi decimi dal suo best lap a Portimāo ottenuto con una supersportiva è facile comprendere il potenziale di questa moto. Guida fluida, dicevo, meglio non spingere troppo la staccata fin dentro la curva, lei non la gradisce. Meglio fermare la moto quando è ancora dritta, sfruttarne la percorrenza e la coppia prodigiosa che la proietta fuori dalle curve con l’anteriore che galleggia in terza e in certi casi pure in quarta. Da segnalare il comando che consente di cambiare il controllo di trazione al volo, i pulsanti sono sul blocchetto di sinistra molto facilmente raggiungibili, forse fin troppo perché in un paio di occasioni lottando nei discesoni di Portimao, mi sono trovato a toccarlo involontariamente con il guanto alzando il livello di TC.

STESSA ANIMA MA PIÙ AGGRESSIVA

KTM 1290 Super Duke R 2020 azione in pistaPiù rapida nell’eseguire i comandi, più precisa nel definire la traiettoria, gestita alla grande da un’elettronica ancora più precisa e meno invasiva, la Super Duke è anche molto stabile in frenata. Insomma, fa tutto un po’ meglio ma in pista resta sempre lei. La fun bike capace di farti girare molto, ma molto veloce restando comunque una moto stradale. Perché in KTM vogliono che la moto sia proprio così. Vogliono che quando hai finito di girare in pista, tu possa tornare sulla strada mantenendo il medesimo sorriso. https://youtu.be/cx0wWyJuTUE

 

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