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Prova Mahindra Goa Pik UP

Nato per fare il lavoro “sporco” il Mahindra Goa arriva sul mercato rinnovato e forte di ben 51 novità tecniche. Prezzo super attraente

DRIVE

Se vi piace sedere in alto, qui statene certi, sarete accontentati. Sul Goa si sale nel senso letterale del termine, e si domina la strada. Sul Pick up Mahindra occorre sapersi un po’ adattare, ad esempio a un volante che si regola solo in altezza, oppure a uno sterzo che non fa della precisione il suo punto di forza.

CAVALLI DA TIRO

Il 2.2 Turbo Diesel da 140 cv e 331 Nm di coppia che alloggia sotto al cofano non sarà una forza della natura in accelerazione, ma se consideriamo che la massa rimorchiabile arriva a 3 tonnellate, i suoi sono più cavalli da tiro che cavalli da corsa. Potenza peraltro gestita ora dal nuovo cambio a 6 rapporti, meglio spaziato del precedente a 5 marce. Non manca un differenziale autobloccante meccanico (un po’ “rustico” nel funzionamento in verità) che consente al Goa di affrontare qualsiasi percorso. Morbido da usare su strada, il Goa trova nello sterrato il suo terreno d’elezione, ha angoli d’attacco, dosso, uscita interessanti (anche se non al top come i veri fuoristrada) riesce a disimpegnarsi al meglio su qualsiasi terreno. Il comfort è quello che è ma c’è da dire in verità che la panchetta posteriore è più comoda del normale con uno schienale meno verticale rispetto a quelli che siamo soliti trovare sui Pick Up.

 

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