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Prova McLaren 570S Spider, toccare il cielo con un dito

570 cv (e due turbo grossi così) per salutare l'inverno e dare il benvenuto alla primavera. Con una supercar inglese veloce quanto tecnologica. Cronaca di una giornata decisamente speciale

DRIVE

SCENDI A BORDO

Ma il fatto che sia una supercar non significa che la 570S renda le cose (troppo) difficili nella vita quotidiana. L’unica eccezione riguarda l’ingresso – pardon, la discesa – in abitacolo: nonostante l’apertura delle porte verso l’alto, ci vuole un fisico piuttosto agile per accomodarsi. Una volta seduti, però, lo sforzo viene ampiamente ripagato con un abitacolo costruito su misura del pilota. Il sedile offre il sostegno ideale e tutto è orientato alla massima prestazione, con il minimo sforzo. Tre sono i mood della 570S Spider: Normal, Sport e Track. Se la prima modalità è talmente bonaria che sarebbe perfetta anche per vostra zia, con le altre due si comincia a fare sul serio.

SUPERCAR PUROSANGUE

Specie oltrepassati i 5.000 giri, quando si viene letteralmente proiettati nell’iperspazio. I due turbo iniziano a soffiare con forza e il cambio spara le marce senza soluzione di continuità. Il bello, però, è che, qualsiasi sia il ritmo, telaio e sterzo continuano a conservare il loro solito, speciale aplomb. Lo sterzo, che sembrava inerte alle basse velocità, diventa improvvisamente vivo e magnificamente connesso con la strada. Avantreno e retrotreno si parlano senza incertezze nella stessa lingua, quella delle supercar.

REGOLATELA COME VUOI

Posso disaccoppiare la regolazione delle sospensioni, tenedole morbide, e sfruttare la mappatura più spinta per il motore: una manna quando le strade non sono proprio lisce e perfettine. In un attimo siete catapultati a velocità che non credereste possibili, con gli occhi che schizzano fuori dalle orbite e un leggero fremito sotto il sedile: il sano terrore di conoscere troppo da vicino il muro di pietra dritto davanti a voi. Nessun problema: a quel punto potete serenamente attaccarvi ai freni, che vanno scaldati a dovere e offrono una modulabilità (e un peso) da Formula 1.

LIMITI DA IPER-URANIO

Se ha un difetto, la 570S spider, è che per apprezzarla davvero devi spremerla, alzare tremendamente la posta in gioco. E tutto questo, su strada, non è affatto facile. Guidarla piano è possibile, ma non è per questo che lei è stata pensata. I limiti sono infatti così alti e rarefatti che la 570S Spider rischia di aver bisogno di un driver molto evoluto, che ne sappia comprendere a fondo i pregi e le potenzialità. Altrimenti, il limite, se così lo si può chiamare, è quello di avere a che fare con un leone in gabbia. In ogni caso, poiché è lei la spider McLaren più stradale di tutte, una certa dose di praticità c’è, visto che il bagagliaio sotto il cofano anteriore offre 150 litri, da aggiungere al piccolo vano dietro i sedili, non utilizzabile a capote abbassata.

ANIMO ECO-FRIENDLY?

Lei è così, prendere o lasciare. Se per caso aveste 214.000 euro e spiccioli da investire in un’auto, io ci farei un pensierino. In fin dei conti, in McLaren hanno dimostrato di avere a cuore le sorti del pianeta: il V8 biturbo della 570S Spider ha pur sempre il sistema start&stop…Foto di Simon Palfrader

 

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