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Suzuki Ignis, 3,7 metri e un motore 1.2 possono bastare per farne un SUV?

La risposta in questa prova di tutta la gamma (2WD, 4WD e cambio automatico), in città, extraurbano e offroad

Coppia più in basso

I motoristi di Suzuki sono intervenuti in maniera piuttosto decisa sul propulsore, al fine di fargli rispettare le normative anti inquinamento Euro 6d. Siglato K12D, questo 4 cilindri eroga 83 cv e 107 Nm a 2.800 giri, contro i 4.400 giri di prima. Un abbassamento del picco di coppia che nella guida di tutti i giorni si traduce in una fluidità di marcia sorprendente. Certo non ci si può (e non avrebbe nemmeno senso, dato il genere di auto) aspettare chissà quale brillantezza.

Detto questo, l’uso del cambio è ridotto al minimo indispensabile.L’abbassamento del picco di coppia va a vantaggio anche nella guida al di fuori dell’asfalto. Sulle pendenze e, in generale, nelle occasioni in cui il terreno diventa impegnativo, più la spinta è “in basso”, più facilmente si possono superare le difficoltà.Suzuki Ignis restyling offroadUn aiuto determinante (anche se, a essere onesto, per capirne davvero l’apporto si dovrebbe poter disattivare, cosa impossibile) lo fornisce il sistema Suzuki Hybrid. Quest’ultimo sfrutta come componente principale l’Integrated Starter Generator, che fa da alternatore, motorino di avviamento e motore elettrico ed è pronto a fornire coppia aggiuntiva quando il pilota richiede uno spunto ai bassi regimi. L’ISG è alimentato da un nuovo pacco batterie, senza variazioni di rilievo nelle dimensioni ma con un amperaggio che passa da 3Ah a 10Ah.

Ancora più SUV nel look
Più “matura” dentro
Coppia più in basso
Un CVT che supera i preconcetti
E quando l’asfalto finisce…
Prezzi da 16.500 a 19.250 euro

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