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Long test: Camelbak K.U.D.U. 12

Camelbak è entrata nel mondo Enduro passando dalla porta principale, ma il suo primo zaino con paraschiena non ha confini di sentieri e discipline

C’è un antico detto contadino che consiglia di caricare il mulo anziché chi lo guida. Beh, in bici non funziona sempre così e, escludendo due situazioni agli antipodi come quella del globe trotter e dell’agonista, caricarsi uno zainetto sulla schiena è di certo una soluzione intelligente.Il globe trotter deve portare con sé attrezzatura e generi di sostentamento e dunque non può prescindere da una bella coppia di portapacchi anteriore e posteriore (come minimo); agli antipodi c’è il racer, che si concede (come massimo) una borsettina sottosella con un paio di bombolette di CO2. Nel mezzo c’è il semplice biker… quello che sta in sella qualche ora, che all’esplorazione preferisce la scoperta, che alla sfida antepone il divertimento. In questa variegata famiglia multietnica si trova il freerider, al quale non bisogna certo spiegare lo zaino dato che è già una estensione del suo corpo nonché elemento distintivo e imprescindibile. Ma si trovano soprattutto tutti coloro che non vivono come un dramma esistenziale il portarsi appresso qualche etto oltre al proprio peso e che considerano naturale l’idea di infilare le cose di cui non si vuole fare a meno in un apposito contenitore, anziché appiccicarle alla bici come palline sull’albero di natale.Camera d’aria, pompa, macchina fotografica, minitools, mantellina, banana, occhiali, telefono, chiavi di casa… La lunghezza della lista può variare anche di molto e con essa le dimensioni dello zaino che dovrà contenerla, ma a questo punto dovrebbe entrare in gioco il buon senso.Camelbak ci ha messo a disposizione il suo prodotto di punta, il Kudu in versione 12 litri, che è diventato il nostro compagno di uscite per qualche mese.La peculiarità di questo zaino è l’adozione del paraschiena integrato, con cui l’azienda Usa si allinea a tutti i suoi competitor che hanno in catalogo prodotti pensati per l’universo Enduro (Evoc su tutti) e completa il catalogo con un prodotto utilizzabile anche nelle competizioni.La prima cosa che si percepisce, rigirandosi il Kudu fra le mani, è la qualità costruttiva: Camelbak non delude mai. Materiali, finiture, cerniere e dettagli sono tutti all’altezza di un prodotto che si vuole proporre come riferimento. A proposito di riferimento, da segnalare che il back protector è realizzato da Komoperdell (altro leader del proprio settore) ed è conforme alle specifiche previste per il livello di protezione 2, addirittura a livelli di prodotti destinati alle due ruote con il motore.Ha una struttura laminare a tre strati ed è alloggiato in una tasca appositamente sagomata, raggiungibile dallo scomparto che ospita lo zaino idrico. Nulla vieta di sfruttare la modularità del Kudu per adattarlo alle esigenze del caso e utilizzarlo come solo zaino, zaino con paraschiena, zaino con sacca idrica 0 zaino con paraschiena e sacca idrica.La sacca idrica ha tutte le qualità che ci si aspetta da chi ha inventato questo accessorio: un’apertura pratica sia nel momento in cui la si utilizza per riempire e magari infilarci anche del ghiaccio, sia quando si pulisce e si fa asciugare la sacca (cosa da fare sempre dopo ogni utilizzo se all’acqua si abbinano sali). I tre litri di capienza consentono di affrontare uscite anche di mezza giornata in condizioni di scarso approvvigionamento o di temperature elevate.La suddivisione degli spazi e dei comparti è intelligente e pratica: tasche ce ne sono in giusto numero e dimensione, compresa una in rete aperta sulla cintura, pensata per tenerci quelle cose che si vogliono avere a portata di mano come un paio di barrette; ce n’è anche una rivestita in fleece, ricavata nella parte superiore, che potrebbe essere un po’ più grande per ospitare una maschera o un digital device di quelli di ultimissima generazione. Originale e comoda anche la trousse dedicata a contenere tutto il necessario alla manutenzione, che può essere ripiegata e alloggiata in una tasca dedicata evitando così quelle scene da pesca miracolosa di quando si cercano i levagomme o la bomboletta come nelle mutande di EtaBeta.Esternamente troviamo la patella per fissare il casco, che è dimensionata per l’integrale e dunque più che perfetta per un aperto, e due cinghie per legare le protezioni o, se siete più bucolici, un plaid scozzese…Come e quanto lo si carica non importa: grazie alla sua struttura e alla funzionalità della cintura in vita e alle due clip sul petto, regolabili in altezza, il Kudu si “spalma” sulla schiena senza creare l’effetto bombola da sub e resta sempre al suo posto, anche nelle discese più tecniche. Certo, non è un paraschiena ma uno zaino con paraschiena, quindi non aspettatevi la sensazione di una seconda pelle: mantiene però ciò che promette, e non è poco. Non aspettatevo nemmeno di arrivare a fine giornata con  la schiena asciutta e fresca perché non esiste zaino che non faccia sudare e inibisca la traspirazione dei capi sui quali è indossato. A conti fatti però, vuoi per la sua lunghezza contenuta vuoi per l’efficace struttura dello schienale, la ventilazione è discreta e non ci si può lamentare più del dovuto.E se si prende acqua? No problem, basta aprire la taschina inferiore ed estrarre il bozzolo impermeabile nel quale avvolgere il Kudu, mantenendo all’asciutto il suo contenuto. Per la protezione del biker il discorso è diverso, ma saranno fatti suoi e poi non avrete mica paura di qualche goccia?!?Che ci mettiate un libro una mappa e una coperta per sdraiarvi al sole una volta raggiunta la meta, o invece ci infiliate le batterie della GoPro, due barrette e le protezioni che accompagnano le vostre uscite freeride, il Kudu sarà un ottimo compagno di avventura. Una presenza poco ingombrante ma sulla quale fare sempre affidamento, soprattutto nel momento del bisogno, e dalla quale diventerà difficile separarsi. Caratteristiche tecnicheParaschiena: Komperdell EN1621-2 Livello 2Capacità sacca idrica: 3 litriCapacità zaino: 12 litriPeso: 1,21 kg (solo zaino)Lunghezza: 48 cmPannello posteriore: XV™, pannelli in schiuma Multi-Layer EVAPrezzo: 179,9 euro 

 

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