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Bisognerà abituarsi in fretta: con la diffusione sempre più ampia dell’elettrificazione, tutte le Case introdurranno nuove sigle che identificano le varie tecnologie. Volvo, per esempio, ha appena inaugurato la lettera B, che sta per Brake e indica il mild-hybrid e, già nella prima parte del 2020 (con il SUV XC40) allargherà il proprio “alfabeto” alla P di Pure, che identifica invece la propulsione elettrica. Tornando alla B, può essere abbinata sia ai motori diesel sia ai benzina; in entrambi i casi l’elettrico supporta l’endotermico senza mai prenderne il posto. Serve solo a fornire qualche Nm di coppia quando più serve, riducendo i consumi e aumentando la fluidità di funzionamento.
Elettrificate non significa elettriche
Elettrificate, dunque. Probabilmente molti di voi conoscono il significato di questa definizione, vale comunque la pena tornarci su: con elettrificate si intendono quelle auto che hanno un motore elettrico a supporto di quello endotermico. In sostanza, le ibride. Che possono essere mild, full e plug-in. Sulle prime, il motore elettrico non muove mai l’auto da sola, ma fa solo da supporto all’endotermico. Sulle seconde è possibile viaggiare in modalità elettrica, ma solo per brevissimi tratti, al massimo un chilometro e mezzo, e non oltre i 50 km/h circa. Per le plug-in, il pacco batterie che si ricarica dalla presa di corrente permette non solo di avere un’autonomia di oltre 30-35 km veri (alcune auto di ultima generazione arrivano attorno ai 100 chilometri), ma anche di arrivare, in modalità elettrica, oltre i 100 km/h. Volvo ha scelto di puntare sulle prime e sulle ultime. Le full, in pratica, restano di fatto un’esclusiva di Toyota. Detto questo, ecco come va il mild hybrid Volvo
Non costa poco, ma c’era da aspettarselo
Il prezzo della XC60 B5 in allestimento Inscription, quello della prova, è pari a 61.850 euro; la base di partenza della B5 è a quota 55.800 euro. Non poco, ma si tratta pur sempre di un SUV di pregio, molto tecnologico e ben fatto, oltre che disponibile solo con trazione 4×4 e cambio automatico a 8 rapporti. Altri numeri? 249, come i cv, mentre i Nm di coppia sono 480 a 1.750 giri e la percorrenza media dichiarata è pari a 18,5 km/l. Se vi accontentate, per modo di dire, dei 211 cv della B4, allora i prezzi partono da 51.950 euro.
Sicurezza sempre al top
Volvo è da sempre sinonimo di sicurezza. Attiva e passiva. La XC60 è nel pieno solco della tradizione: tra gli altri dispositivi di assistenza alla guida, meritano di essere menzionati l’ormai obbligatoria (per ottenere le 5 stelle EuroNCAP) frenata automatica d’emergenza con sistema di riconoscimento di pedoni e ciclisti, e il sistema che aiuta a sterzare, nel caso in cui fosse troppo tardi per fermarsi. In pratica, il sistema non sterza al posto di chi guida, ma lo facilita nella manovra, dando una sorta di invito a girare il volante dalla parte giusta. Collegata a questa, c’è la funzione che riporta nella propria corsia, se per distrazione o per errore si sta deviando dalla traiettoria e da dietro sopraggiunge un altro veicolo. Tutto ciò, fino a 128 km/h.
Non “solo” elettrificazione
Tornando al discorso iniziale, ai progetti ecosostenibili della Casa svedese, già adesso, o fra pochi mesi, la gamma Volvo offre varianti mild hybrid o plug-in hybrid su tutta la gamma, fatta eccezione per la V40, ormai vicina alla pensione. Non solo: entro il 2025, il 25% delle parti utilizzate per le nuove Volvo deriverà da materiali riciclati.