Il Toro si è alzato. Anzi, rialzato! La SUV Lamborghini si farà – è ufficiale – e verrà prodotta nella sede storica di Sant’Agata Bolognese; debutto atteso nel 2018.
Condividerà gran parte della struttura con Sport Utility meno nobili appartenenti al Gruppo Volkswagen, ad esempio Touareg e Audi Q7? Niente affatto. Sarà simile alle annunciate Bentley Bentayga e alla nuova Porsche Cayenne? Assolutamente no. Sarà, piuttosto, la crossover più simile a una supercar mai realizzata. La scocca, infatti, si affiderà a una commistione di carbonio e alluminio, analogamente alla “sorella” Huracán, mentre sotto il cofano è probabile pulsino il V8 4.0 TFSI – biturbo a iniezione diretta di benzina – Audi e il V10 5.2 aspirato della citata Huracán. Quest’ultima unità quasi certamente depotenziata di un centinaio di cavalli rispetto ai 610 cv appannaggio della supersportiva di Sant’Agata Bolognese. E il V12 6.5 da 700 cv della Aventador? Non pervenuto…
Non mancherà una motorizzazione ibrida plug-in. Una rivoluzione per Lamborghini, sulla falsariga di quanto mostrato dalla show car Asterion LPI 910-4, dove la sigla LPI sta per Longitudinale Posteriore Ibrido e si riferisce al sistema propulsivo composto dal V10 5.2 da 610 cv della Huracán e da ben tre (!) motori elettrici, per una potenza complessiva di 910 cv. Uno schema che – sebbene semplificato – potrebbe trovare applicazione anche per la Urus, laddove qualsiasi “contaminazione” con il gasolio appare probabile quanto lo sbarco degli alieni sulla Terra. La trazione, da tradizione Lamborghini, sarà integrale permanente, mentre il prezzo dovrebbe aggirarsi sui 140/150.000 euro, rendendo la Sport Utility del Toro decisamente appetibile anche per quanti, sinora, non si erano mai avvicinati al mondo Lamborghini.