Ormai ci siamo: il 2015 è arrivato e, più o meno, sappiamo già tutto quello che guideremo. Nonostante la morsa della crisi le aziende si sono date moltissimo da fare, lanciando un mare di nuovi prodotti, forse più di quello che il mercato è in realtà in grado di ricevere. Si immagina, si progetta, si cerca di creare la moto giusta, quella che potrà fare i grandi numeri o essere la cosiddetta “killer application” in un mercato frammentato e complicato come quello attuale. Il mondo cambia rapidamente: i mercati emergenti dove i numeri fanno spavento sembrano comandare le scelte tecniche, portando anche da questa parte del mondo modelli che fino a tre o quattro anni fa non avremmo mai pensato di vedere.Tornano le piccole cilindrate, le patenti A2 danno una mano. Tutto vero ma alla fine, se guardate le classifiche di vendita, sono sempre le moto di grossa cilindrata (diciamo oltre i 700 cc) ad occupare stabilmente la zone alte della top 100. Difficile interpretare il momento, ma di sicuro tra le moto che arriveranno l’anno prossimo ce ne saranno alcune che più di altre lasceranno il segno. Per tecnologia, per apprezzamento del pubblico, per prestazioni. Proviamo a citarne dieci e vi spieghiamo anche perché secondo noi potranno fare la differenza. Prenderci significa essere più bravi di Paolo Fox mentre fa il suo oroscopo del 2015. Ma alla fine dell’anno prossimo potremo riparlarne. Alcune le abbiamo già provate, se volete approfondire cliccate sul nome. Intanto godetevi un bellissimo 2015.Aprilia Tuono 1100Potevamo metterci la nuova RSV 4 da 201 cv, ma la Tuono ci piace ancora di più, perché è in assoluto una delle moto più esaltanti da guidare su strada e in pista. Un mix micidiale che con la nuova versione, sulla carta finalmente più comoda e protettiva, dovrebbe essere ancora più appagante e “poliedrica”. Aveva bisogno di un motore 1100? Probabilmente no, ma ora con più coppia a disposizione il gusto dovrebbe essere ancora maggiore.BMW S 1000 XROk, c’è la R 1200 GS che vende a raffica, che bisogno aveva BMW di fare anche la S 1000 XR? Semplice: una è una maxi enduro, l’altra la versione moderna di una moto sport Touring. La base è quella della nuda S 1000 R (motore uguale), quindi parliamo di una moto potentissima, comoda, pronta per viaggiare ma anche per “correre”. Su RED non avete mai trovato confronti diretti tra BMW GS e Ducati Multistrada: per noi, semplicemente, si tratta di due modelli non confrontabili. Infatti ora anche BMW ha la sua Multistrada… e con la forza di cui è capace il marchio tedesco c’è da attendersi che la XR farà i numeri. Il confronto anche tecnico ora è davvero interessante, siamo pronti.DUCATI MULTISTRADA 1200È senza dubbio uno dei modelli tecnicamente più interessanti del momento. Grazie all’introduzione della doppia variazione di fase (aspirazione e scarico) sul Testastretta, Ducati promette la botte piena e la moglie ubriaca, ossia 160 cv ma un’erogazione ai bassi mai così dolce e gestibile. Di contorno ci sono l’elettronica da primato, il cruscotto che parla con lo smartphone e molto altro. Insomma se la concorrenza in arrivo è molto agguerrita (leggi qualche riga sopra), la Multi sembra pronta a riceverla…DUCATI SCRAMBLER Acclamata come la moto più bella non di uno ma di due saloni (Intermot e EICMA) la Scrambler lascia il segno più che altro per il mondo che si porta dietro: un mondo fatto di surfisti, barbe lunghe, voglia di evasione, di vivere la moto in modo più giocoso, non legato per forza alle prestazioni. Moto così ce ne sono già sul mercato, ma la Scrambler è una Ducati, costa relativamente poco, è semplice e vuole essere una delle prime Ducati che piace anche quando si va piano. È la Ducati che mancava? Saranno i numeri di vendita a dirlo: il prezzo è interessante, l’appeal non le manca e ci sono in giro tanti Monsteristi orfani del motore ad aria…HONDA TRUE ADVENTUREAvventura, deserti, Dakar. Sembra proprio che il “mito” dei grandi viaggi, delle grandi esplorazioni in moto e di una delle gare più affascinanti del mondo (anche se quella di oggi non è la stessa cosa) sia tornato in modo prepotente. La True Adventure è la moto che raccoglie l’eredità pesantissima di una delle moto più amate (ancora oggi ad anni di distanza) di casa Honda, l’Africa Twin. Tutta nuova, motore compreso – un 1.000 bicilindrico in linea disponibile anche con cambio DCT – ma con inevitabili richiami alla progenitrice, la True Adventure è uno di quei modelli che, al prezzo giusto, potrebbe fare davvero i numeri. Anche noi l’attendiamo con molta curiosità.HONDA RC213V-SPensare di immedesimarsi in Marc Marquez sarà un sogno possibile con la replica stradale della RC213V. Un sogno per pochi, visto che si parla di 200.000 euro per portarsene a casa una. Sono anni che si vociferava di una replica stradale della Honda MotoGP (addirittura della V5 guidata da Rossi),:oggi sembra proprio che questa moto possa arrivare sul serio, forse non nel 2015 ma tant’è…KAWASAKI NINJA H2Marketing? No, pura ingegneria applicata. Kawasaki ha dato fondo a tutte le conoscenze tecnologiche e aerodinamiche (si è perfino costruita un compressore centrifugo in casa) per creare una delle moto più impressionanti che si possano guidare su strada. La versione a potenza libera supera i 300 cv (!), quella omologata si ferma(per modo di dire) a 200 ma promette accelerazioni mai provate prima. Nemmeno la vernice è “normale” ma studiata apposta. Non è sicuramente una moto da grandi numeri ma quanto a tecnologia fa davvero impressione.YAMAHA MT-09 TRACER Se dovessi puntare sul podio delle più vendute per il 2015, uno dei gradini sarebbe sicuramente occupato dalla MT-09 Tracer. Yamaha ha creato una ricetta quasi perfetta: moto polivalente, gustosa da guidare, efficace, turistica quando serve, veloce quando si vuole, con un bel motore tre cilindri e la giusta elettronica. Ha tanto, e soprattutto costa meno di 10.000 euro. Serve altro?YAMAHA R1 2015La Honda è un sogno per pochi, la Yamaha R1 (e R1 M) un sogno per tutti quelli che aspettavano la risposta giapponese alla prepotenza dei costruttori europei. Niente più scuse, niente più “not necessary” quando chiedi ai giapponesi perché sulle loro moto manca questo o quel componente elettronico. Yamaha ha preso una M1 di qualche anno fa e da quella base ha costruito una moto che, sulla carta, ha numeri da primadonna. Motore a scoppi irregolari da 200 cv, piattaforma inerziale a 6 assi, sospensioni Ohlins elettroniche (per la M ordinabile solo su Internet), cerchi in magnesio. La proveremo presto (a fine febbraio) per capire se tutto quanto scritto su carta corrisponde al vero e se siamo di fronte alla nuova star delle Superbike.